Esino Lario ha 761 abitanti e ha battuto Milano, Torino e Napoli. E poi, in finale, ha sconfitto anche Manila, che di abitanti ne ha 1.600.000 e l’area metropolitana che le sta intorno 12 milioni. Esino è in provincia di Lecco, molto in montagna, vicino ha Varenna, 783 abitanti, e tutt’intorno il Parco della Grigna Settentrionale. Ma dal 21 al 28 giugno sarà la capitale mondiale di Wikipedia, la grande enciclopedia on line che ha cambiato il modo di studiare, fare ricerca, informarsi, sapere le cose. Wikipedia è nata nel 2001, adesso ha 35 milioni di voci in più di 280 lingue; è l’enciclopedia più grande mai scritta; è tra i dieci siti web più visitati al mondo. Come abbiamo fatto a saperlo? Andando su Wikipedia, è chiaro. Wikipedia la leggono 500 milioni di utenti al mese in 22 miliardi di pagine e la fanno circa 100.000 volontari: scrivono le parole, aggiornano, correggono, tolgono le scemate che mettono in rete in tanti. Una volta all’anno c’è Wikimania, il raduno promosso da Wikimedia Foundation, l’organizzazione no profit con sede a San Francisco proprietaria del sito. Vengono in mille, da 30 paesi del mondo.
È una tappa importante, si parla del futuro della conoscenza. Lo hanno fatto a Francoforte, Taipei, Alessandria d’Egitto, Buenos Aires, Washington, Hong Kong, Londra e l’anno scorso a Città del Messico. Quest’anno tocca a Esino Lario e bisogna capire come ha fatto un borgo a battere le metropoli (oltre a Manila lo volevano anche Atlanta, St. Louis e Chennai, prima si chiamava Madras, India, 4,6 milioni di abitanti).
Una risposta arriva da Iolanda Pensa, 40 anni, ricercatrice universitaria, originaria di Esino, che ha proposto e seguito la candidatura. Ha raccontato a Riccardo Luna, che di tecnologia se ne intende, che “l’innovazione è anche questo, scambiare il centro e la periferia. Il centro in fondo è dove sei e in quei giorni del 2016 Esino Lario sarà il centro”. E poi che trovarsi in un piccolo centro, invece che in una metropoli, favorisce il contatto umano tra i partecipanti, che è uno dei fondamenti, lo spirito, con cui è nata Wikipedia. Lo ha capito bene la giuria indicando Esino come vincitore.
Adesso fervono i preparativi: tutto il paese è coinvolto e da un anno va a scuola d’inglese; sono stati rimessi a nuovo alcuni edifici pubblici e la Regione Lombardia ha stanziato 300mila euro per sistemare la strada, tutta tornanti, che arriva in paese. Perché le strade informatiche sono importanti ma anche una bella sistemata a quelle di montagna aiuta chi continua a viverci. Ed il raduno lascerà, forse, in eredità ad Esino un polo tecnologico.
Di sicuro la vittoria di Esino Lario su Milano, Torino, Napoli e Manila è un grande simbolo per il riscatto dei piccoli borghi di montagna, sulle Alpi come sugli Appennini. Quelli svuotati dall’esodo degli anni ’60, riempiti poi di seconde case che sono ora vuote anche d’estate dopo la fine del turismo degli anni ’80. Adesso, al tempo del digitale, i piccoli paesi di montagna possono provare a ripartire con il proprio futuro. E a ripensarlo in grande perché hanno il vantaggio di essere piccoli.