Futuro presente

I licheni alle pareti di casa? Insonorizzano, abbelliscono e arredano

Negli ultimi secoli noi umani ci siamo sempre più allontanati dagli ambienti naturali. Una migrazione dalle campagne alle città che in Italia è diventata travolgente dopo la seconda guerra mondiale e che è adesso uno dei grandi mutamenti nei paesi del sud del mondo. Un cambiamento epocale: centinaia di milioni di persone che si allontanano dalla terra per cercare nelle città, o nelle sconfinate periferie che le circondano, migliori condizioni di vita e lavoro. Antropologicamente è il racconto di un’umanità impaurita fin dalla notte dei tempi dalle manifestazioni più estreme di aria, acqua, terra e fuoco che si allontana dalla natura e costruisce città sempre più artificiali, asettiche, un po’ grige e tristi.

Che il legame di tutti noi con gli elementi della natura vada ricostruito è convinzione di tutti: serve per la salute, fisica e mentale, serve per costruire un diverso modello di sviluppo. Come farlo un po’ più complicato: ha a che fare con il legame tra città e campagna, con il disegno delle metropoli, con i parchi ed il verde nelle città, con l’agricoltura urbana e tante altre cose.

A livello simbolico, ma anche molto concreto, ci è sembrata una bellissima idea quella di cominciare dai licheni vivi, mettendosene un po’ in casa. A Rispescia, comune di Grosseto, dove Legambiente fa tutti gli anni la sua festa nazionale, c’è una ex chiesa, adesso luogo di dibattiti, dove fino a poco tempo fa era molto faticoso dibattere. Colpa di un effetto-rimbombo e di un eco degni di un canyon americano che rendeva difficile parlare ed ascoltare. Adesso è cambiato tutto e si può discutere, anche litigare, sussurrando.

Merito di un buon lavoro di insonorizzazione con anche due belle pareti ricoperte da verdissimi, innocui e utilissimi licheni vivi. Che assorbono i rumori e non hanno bisogno di nulla, nemmeno di essere innaffiati, perché prendono quello che gli serve per tirare avanti dall’aria. Diverse aziende italiane si stanno specializzando in questo settore della riqualificazione acustica degli ambienti e di arredo-green a base di licheni vivi.

C’è chi si è inventato dei quadri veri e propri, sempre a base di licheni spalmati, che si possono appendere dove serve e spostare con facilità; c’è chi ha ricoperto un’intera parete del salotto o la sala ristorante dell’albergo. Si parla di camere da letto con i licheni sul soffitto, per permettere una sessualità sfrenata senza disturbare l’inquilino del piano di sopra. Insomma: gli utilizzi sono infiniti e per gli architetti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per la green economy è un nuovo settore in cui espandersi. Per le orecchie di tutti noi la possibilità di stare in ristoranti, pub, aule dell’università e sale da dibattiti senza stress da rimbombo.

E poi pensateci: i licheni sono la simbiosi di un’alga e un fungo. Due specie diverse che si mettono insieme per stare meglio: il fungo mangia con i prodotti della fotosintesi dell’alga; lei riceve in cambio protezione, acqua, sali minerali e tanto tanto affetto.

Quindi, morale della favola: se vivono insieme un’alga e un fungo, com’è che noi umani spesso non riusciamo a stare con altri umani solo perché vengono da un altro paese?

Misteri dei licheni o miserie degli umani?

novembre 2015

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