Il crescere della sensibilità sul tema privacy forse non ci ha resi più sicuri, ma almeno sta richiamando le aziende a una maggiore trasparenza sull’uso che fanno dei dati.
Così, se sai dove cercare dentro a Facebook, oggi puoi avere un elenco completo delle informazioni che il social network ha su di te: alcune non ti verranno nuove (elenco degli amici, commenti e reazioni ad altri post, gruppi Facebook e pagine che segui), altre invece potrebbero costituire una sorpresa, non sempre piacevole.
Dove stai? La localizzazione Facebook può tracciare la cronologia dei tuoi spostamenti; sapere dove sei e la frequenza e itinerari dei tuoi viaggi serve agli inserzionisti che vogliono proporre annunci ai pendolari o ai fuorisede, o a chi viaggia spesso (o mai). Puoi disattivare il tracciamento della cronologia dalle impostazioni della privacy, alla voce Posizione geografica.
Cosa fai fuori da Facebook? Ti sarà capitato, registrandoti su una app o un sito, che ti venga proposto di collegarti tramite il tuo account Facebook: è il cosiddetto Facebook login, un’opzione che apparentemente ti semplifica la vita risparmiandoti di ricordare un’altra password, ma che di fatto significa spalancare le porte al passaggio dei tuoi dati.
Anche se non usi il Facebook login o se navighi un sito dove non devi registrarti, molto probabilmente in quel sito ci sarà il Facebook pixel, un sistema di tracciamento che permette ai proprietari del sito di fare il cosiddetto retargeting: quegli annunci pubblicitari che ti “inseguono” ad esempio dopo che hai guardato un prodotto. Naturalmente è tutto dichiarato… all’interno dell’informativa linkata in quell’avviso sui cookie che hai frettolosamente chiuso all’inizio della tua navigazione! Se vuoi vedere quali siti hanno tracciato le tue attività e trasmesso a Facebook i relativi dati, vai nella pagina Le tue attività fuori da Facebook; sono pronta a scommettere che ne troverai molti più di quanto ti aspettassi, anche siti che avevi di menticato di aver visitato.
Chi usa i tuoi dati personali per fare marketing? Facebook permette agli inserzionisti di creare annunci mirati alle persone che già sono in contatto con l’azienda e hanno lasciato il proprio numero di cellulare o indirizzo email. Se vai a vedere chi ha caricato su Facebook degli archivi di email o numeri di cellulare che comprendevano anche il tuo, ti stupirai di vedere quanti sono e magari – come è successo a me – ci troverai dentro aziende a cui non sapevi nemmeno di avere dato i tuoi contatti.
In conclusione Profilazione e tracciamento sono strumenti che, se bene utilizzati, permettono alle aziende di offrirci esperienze tagliate su misura delle nostre abitudini e preferenze; è come quando il barista sotto casa sa cosa prendiamo per colazione, senza bisogno di chiedercelo. Ma è necessario esigere dalle aziende trasparenza, e da parte nostra fare più attenzione alle tracce che lasciamo in giro, per essere certi di non far tracciare più di quanto siamo disposti a far sapere. A Facebook e a tutti gli altri.
Dove puoi controllare cosa Facebook sa di te Se usi Facebook dalla app sullo smartphone, apri il menu in alto a destra e cerca la voce Impostazioni; qui, scorrendo giù verso la sezione Privacy, troverai le voci Posizione, Accedi alle tue informazioni e Attività fuori da Facebook.
Da desktop invece ti basta andare all’indirizzo www.facebook.com/your_information/, dove trovi, raccolte e ordinate, tutte le cose che Facebook sa di te.