Mangiare meno aiuta a contenere il peso, in generale questo è vero eccezion fatta per il primo pasto della giornata, ovvero la colazione. I dati in letteratura scientifica parlano chiaramente: chi salta la colazione ha maggiore probabilità di essere in sovrappeso oppure obeso, aumentano i fattori di rischio cardiovascolari e la probabilità di sviluppare malattie croniche come il diabete. Difficilmente si trovano spiegati i motivi di queste associazioni, il fatto che fosse utile fare colazione è sempre stato posto come una sorta di “dogma”, un totem della sana alimentazione; tuttavia cercare di capire il perché delle cose può aiutarci a sostanziare la motivazione, ingrediente necessario ed indispensabile per qualsiasi persona voglia cambiare lo stile di vita. L’aspetto più importante da conoscere riguarda la capacità di controllare ciò che mangiamo: la capacità di controllo diminuisce ad ogni ora che passa della giornata, ed il pomeriggio e la sera risultano i momenti più difficili da gestire.
Il motivo può essere spiegato da alcuni ormoni che fanno venire fame, chiamati “oressizzanti”: essi sono presenti in quantità diverse a seconda dell’ora del giorno, seguono quello che tecnicamente viene chiamato un “ritmo circadiano”. Durante la seconda fase della giornata vi è una maggiore quantità di questi ormoni, che ci rendono maggiormente vulnerabili a scelte impulsive e possono portarci a consumare alimenti che sappiamo dovremmo gestire con maggiore moderazione. Per aumentare le capacità di controllo una strategia utile può essere quella di contenere la secrezione di tali ormoni, tuttavia, nel momento in cui si salta la colazione, dal pasto serale al pranzo successivo passano ben 16-18 ore, e l’aumento della secrezione di ormoni che segnalano la fame è una logica conseguenza. Questo fa sì che le capacità sazianti del pranzo persistano meno nel pomeriggio, e diminuiscano le capacità di controllo esponendoci al fenomeno del cosiddetto “unintentional overheating”, ovvero l’assunzione di cibo fatta impulsivamente e dunque al di fuori del controllo volontario, che può accadere anche nel dopo cena ed essere ancora correlabile all’assenza della colazione. Naturalmente, se ad una colazione nutrizionalmente poco solida si associa un pranzo frugale, ad esempio con un panino al volo, la situazione potrà farsi ancora più difficile.
Al fine di aumentare le capacità di controllo sulla nostra alimentazione dobbiamo arrivare nella seconda parte della giornata con un buono stato di nutrizione, bisogna cercare di prepararsi strategicamente a gestire il momento più difficile, ed in questa strategia si inserisce l’importanza della colazione. Fare colazione non è spontaneo per molte persone che la mattina presto sono inappetenti, sappiamo che non è facile cambiare le abitudini, ma confido che questo articolo possa aver dato ad alcuni di voi o ai vostri cari nuove motivazioni per cercare di cambiare, possibilmente in meglio.