Futuro presente

A Cassinetta ci si sposa… contro il consumo di suolo!

A volte vien voglia di sposarsi. Capita a chi convive da 12 anni e al matrimonio non ci aveva mai pensato e capita a chi si conosce solo da 8 settimane. Di sposarsi vien voglia in un posto bello, adatto, speciale. Perché quello del matrimonio non è più un giorno unico, può capitare di sposarsi anche un paio di volte, ma resta un giorno speciale.

Ci sono diversi tipi di matrimonio: quello civile, quello religioso e quello concordatario. C’è quello informale, quello classico, quello con tutta la famiglia e gli amici e quello con pochi intimi. C’è anche il matrimonio celtico: un ex ministro, Roberto Calderoli, si è sposato con questo simpatico rito. Adesso c’è anche il matrimonio contro il consumo di suolo. Ed è una cosa seria, sicuramente più fondata del rito celtico dove il druido celebrante, quella volta era l’ex sindaco di Milano Formentini, si arrampica su un albero per raccogliere il sacro vischio.

Il matrimonio che tutela il paesaggio lo fanno da alcuni anni a Cassinetta di Lugagnano, Parco del Ticino, provincia di Milano. Poco meno di duemila abitanti e un’amministrazione comunale che nel 2007 dice basta al consumo di suolo. Edilizia sì, ma solo per rimettere a posto quello che già esiste: ad esempio trasformando in abitazioni moderne ville del ‘700.

“Ma – racconta il sindaco di allora Domenico Finiguerra – quando abbiamo deciso di fermare il consumo di territorio per tutelare il paesaggio e l’ambiente, ci siamo resi conto che dovevamo disintossicare il bilancio comunale da una droga pesante: gli oneri di urbanizzazione”. Sono gli incassi del comune sulle nuove costruzioni e sono anche – in questi anni magri della finanza locale – una delle poche entrate. Così si è monetizzato un bene indispensabile e che non si rinnova: la terra. “Lottizzazione dopo lottizzazione – prosegue Finiguerra – centro commerciale dopo centro commerciale, condominio dopo condominio, l’Italia consuma terra al ritmo di 8 mq al secondo”.

A Cassinetta di Lugagnano Finiguerra e gli altri amministratori hanno pensato a come trovare nuove entrate al posto dei famigerati oneri. Riflettendo sul paesaggio e sulla bellezza, su Cassinetta che è una perla adagiata sulle sponde del Naviglio Grande. Tanto bella da far venir voglia di sceglierla come posto in cui dire sì. Da qui l’idea, che nel marzo 2009 diventa un regolamento: a Cassinetta di Lugagnano è possibile sposarsi tutti i giorni, da lunedì alla domenica, dalle dieci a mezzanotte.

Si può scegliere dove: il Municipio, è ovvio, con la Sala Consiliare ed il Salone Polifunzionale, ma anche nel Parco De Andrè o sull’Imbarcadero. Oppure in una villa del ‘700. Si può anche riservare il parco comunale come suggestiva location per il ricevimento o un’aperitivo. Si paga: fino a 1.500 euro per una cerimonia a tarda notte di una coppia non residente.

Sono nuove entrate per il comune, al posto degli oneri di urbanizzazione. Li hanno chiamati Matrimoni per la Terra, perché chi si sposa salva un pezzo di terra. Sindaco e assessori sono disponibili: a sposarvi a mezzanotte in punto e anche a leggere poesie durante la cerimonia. E se il sindaco vi sta antipatico è possibile farsi sposare dall’amico o dall’amica del cuore. Così tra gli invitati al vostro matrimonio c’è anche il futuro del pianeta.

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