Sin dai tempi antichi il territorio murgiano (siamo in provincia di Bari) era ricco di greggi ovine e caprine allevati con il metodo del pascolo brado a causa della estrema rocciosità dei luoghi e della scarsa fertilità del suolo.
La pecora Altamurana, conosciuta anche con il nome di pecora moscia, razza autoctona molto rustica, si è adattata a questi ambienti nel corso dei secoli. Si ritiene derivi dalla razza asiatica o siriana ed è riconoscibile grazie al vello bianco e alla testa allungata; l’Altamurana è una pecora di taglia media a triplice attitudine (latte, lana, carne) molto utilizzata in passato per le produzioni casearie mentre, negli ultimi decenni, è stata selezionata prevalentemente per la carne, in particolare per realizzare incroci con razze più produttive, come la comisana e la leccese. L’Altamurana è particolarmente resistente alle punture di zecche e quindi non si ammala di piroplasmosi, una malattia che porta in breve tempo alla morte le pecore colpite.
Il declino dell’uso della lana ovina per la produzione di materassi, l’abigeato, la mancanza di manodopera disposta a svolgere il duro lavoro di pastore, il passaggio a forme di agricoltura a maggior reddito, hanno determinato nell’ultimo cinquantennio il declino dell’allevamento ovi-caprino sulla Murgia. In particolar modo la scomparsa della razza Altamurana è stata determinata dalla minore dimensione degli agnelli alla nascita e dalla minore velocità di crescita rispetto alle altre razze pugliesi. Negli anni ’80 dello scorso secolo nel territorio murgiano erano presenti circa 190.000 capi di Altamurana mentre, dalle ultime stime risalenti al 2000, risultano allevati circa 400 capi, di cui solo 170 iscritti al libro genealogico, e quindi di pura razza Altamurana.
Il Presidio Slow Food coinvolge un allevatore che custodisce buona parte dei capi rimasti in un’antica masseria del Seicento posta all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Lo scopo del Presidio è promuovere sul territorio pugliese nuovi allevamenti e nuove linee genetiche, per iniziare un percorso di recupero della razza destinata, se non si interviene, a scomparire nel giro di pochi anni. Il progetto di recupero e valorizzazione della razza Altamurana ha l’obiettivo di stimolare gli allevatori ad allevare capi di Altamurana. Responsabile del Presidio: Michele Polignieri, tel. 329 5645195 , polislow@libero.it.
maggio 2014