Il tonno è messo in pericolo dalla pesca intensiva che sta svuotando i nostri mari. Ma esiste un’alternativa sostenibile, come la pesca alla canna, che ha un minimo impatto ambientale e dà lavoro a migliaia di piccoli pescatori costieri. Ad utilizzare il tonno pescato con questo metodo sono le ricette che Greenpeace ha lanciato insieme allo chef romano Angelo Troiani. Grazie alla campagna ‘Tonni in trappola‘ di Greenpeace alcune aziende italiane hanno finalmente iniziato a distribuire nei supermercati scatolette con tonnetto striato pescato a canna (presente nella linea Fiorfiore Coop). E sul sito dell’associazione è possibile consultare la classifica delle aziende in base al tonno che impiegano ma anche consultare le ricette salva-tonno. ”Ho deciso di eliminare completamente dal menù del mio ristorante il tonno rosso, risorsa sull’orlo del collasso a causa di anni di pesca eccessiva – spiega lo chef Angelo Troiani -. Ecco perché ho aderito subito all’invito di Greenpeace di far conoscere prodotti sostenibili, esempi di tonno in scatola che oltre a essere gustoso non contribuisce alla distruzione del mare. Se svuotiamo il mare di pesci, dovremo rinunciare anche a molti piaceri per il palato”. ”Adesso sta a noi consumatori chiedere che sul nostro mercato arrivi solo tonno sostenibile”, dice Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace. ”Solo col loro aiuto potremo convincere le aziende, che hanno fatto dei passi avanti in seguito alle nostre pressioni, a rendere sostenibile il 100 per cento dei loro prodotti”.
29 luglio 2013 – fonte: ANSA
