In Italia il consumo di prodotti biologici continua a crescere. Il volume d’affari complessivo vale ormai oltre 2,6 miliardi di euro, con un raddoppio nell’arco dell’ultimo decennio e dunque nonostante questi siano stati anni di pesante crisi economica. Sia chiaro: in Europa siamo ancora indietro, se pensiamo che i nostri consumi procapite di prodotti bio sono di oltre 40 euro annui, mentre in Svizzera siamo a 210 euro, in Danimarca a 163, in Austria a 127, in Germania a 92 e in Francia a 69. Dunque, i margini per crescere ancora e tanto ci sono tutti, perché la spinta delle famiglie a consumare prodotti che rispondano a requisiti di salubrità, qualità e coltivati nel segno della sostenibilità e del rispetto della natura, è destinata a proseguire e appare un cambiamento strutturale nei nostri stili di vita.
In piena sintonia con questa spinta e anzi in un certo senso sostenendola, Coop ha già dagli anni ’90 iniziato a investire, sino ad arrivare al varo, nel 2000, di un brand “da agricoltura biologica” Coop che nel 2009, è confluito in Vivi verde, una linea composta da prodotti biologici e sostenibili anche nel packaging, facilmente riconoscibile sugli scaffali di vendita. Oggi Vivi verde è un’offerta di oltre 400 referenze alimentari più 100 non alimentari, accompagnate anche nel 2015 da un ottimo successo nel gradimento dei consumatori (+12% nelle vendite), che sta continuando anche nel 2016. Se nell’insieme della distribuzione organizzata il biologico vale il 2,5% delle vendite, in Coop siamo a oltre il 4%, cioè il doppio.
A poche settimane dalla chiusura del 2016, i risultati della linea Vivi verde continuano a essere positivi. Ecco alcuni casi che si distinguono particolarmente:
1) le uova, che sono il prodotto più venduto della linea e che continuano a crescere a due cifre
2) il parmigiano reggiano stagionato 20 mesi, anch’esso con un incremento a doppia cifra
3) la pasta al farro, arrivata sugli scaffali solo da qualche mese, ma che già promette bene in tutte le sue quattro varianti (spaghetti, tagliatelle, fusilli e pennette)
4) di grande successo anche il riso, presente in tre tipologie: baldo integrale, ribe e carnaroli Complessivamente questi tre risi crescono del 15%!
5) tra i sostitutivi del pane, i consumatori amano in particolare le gallette al riso integrale e quelle al mais con un trend vicino al +15%
6) gli yogurt, una famiglia numerosa di 10 gusti tra interi e magri, che sale del +13%
7) piace anche il freschissimo: in particolare carni avicole e ortofrutta, con incrementi superiori al +18%
8) lo zenzero che in pochi mesi ha raggiunto le vendite di prodotti di più largo consumo e si avvia ad essere uno dei più venduti dell’ortofrutta. Da poche settimane è arrivata la curcuma e si attendono risultati simili…