I decreti sull’etichettatura che stanno entrando in vigore in Italia sono sicuramente un fatto positivo perché segnano un passo avanti nella trasparenza verso i consumatori. È una battaglia nella quale come Coop riteniamo di aver svolto un fondamentale ruolo di anticipazione e di stimolo. Infatti già nel 2013 abbiamo lanciato un sito internet (www.cooporigini.it) abbinato ad una App, attraverso il quale venivano e vengono tuttora fornite indicazioni sulla provenienza delle principali materie prime di centinaia e centinaia di prodotti a marchio Coop. Siamo stati i primi e siamo tuttora l’unica catena che ha attivato uno strumento di questo tipo».
A parlare è Renata Pascarelli, direttore qualità di Coop Italia che insieme al grande lavoro fatto ricorda che comunque «se la trasparenza è un valore fondamentale, sarebbe sbagliato pensare che invece la provenienza italiana di una materia prima sia sempre e comunque garanzia di miglior qualità. Capiamo bene – prosegue Pascarelli – che per il consumatore l’italianità sia un valore e anche noi siamo impegnati fortemente per far crescere e promuovere le produzioni italiane ovunque sia possibile, cosa che viene poi sistematicamente evidenziata col bollo 100% italiano sulla confezione. Ma l’Italia non è autosufficiente per numerose produzioni tra cui, ad esempio, quella di latte. Tutto il latte fresco Coop è italiano, ma quando per il nostro latte biologico UHT siamo costretti ad acquistare materia prima che viene dall’Austria, non è che questa sia di qualità inferiore a quella italiana, perché sul piano della qualità noi vogliamo sempre garantire il meglio ai nostri clienti».
Pascarelli sottolinea anche come «per arrivare all’autosufficienza laddove come paese non l’abbiamo, occorre una programmazione di anni, fatta di scelte politiche e di lavoro di squadra. Perché occorre arrivare a garantire maggiori quantità unite a qualità adeguata. Ma ricordando anche come uno dei punti di forza del nostro paese sia l’industria di trasformazione che riesce a dare un ulteriore valore aggiunto alle materie prime. E qui sta il segreto del successo del nostro export».
Comunque Coop è più che mai impegnata a privilegiare le produzioni italiane. Ad esempio per quanto riguarda la pasta (oggetto del decreto che sta entrando in vigore), quella Fior fiore e la ViviVerde sono al 100% italiane, e lo stesso per quanto riguarda la pasta a marchio (dove viene posto il bollone 100% italiano). Anche per il pomodoro e i suoi derivati (oggetto del decreto che entrerà in vigore ad aprile), tutta la filiera Coop è certificata al 100% italiana a partire da quella della linea Origine.