“È l’unica insegna che può dimostrare di attuare tutte le politiche etiche che dichiara”. Con questo giudizio Coop si porta a casa il primo posto tra le sei principali catene della gdo assegnatole dall’associazione Altroconsumo che ha realizzato, tra aprile e novembre 2013, un’inchiesta sull’eticità della spesa. Sull’omonima rivista uscita a febbraio, Altroconsumo pubblica i risultati che vedono Coop svettare davanti ad Auchan e Carrefour (e a seguire Lidl, Esselunga e Conad) per la coerenza delle sue politiche di responsabilità sociale con i fatti.
“L’impegno etico è autentico, trasparente e condiviso”, se legge nella pagellina finale. “Coop Italia ha collaborato all’inchiesta e, soprattutto, ci ha dato accesso alla documentazione che testimonia che la certificazione SA8000 (sugli standard lavorativi per i fornitori, adottata già nel 1998) non resti sulla carta. Non c’è mai un gap tra quanto dichiara di fare e quello che realmente fa. Coop ha documentato che garantisce che i fornitori paghino il salario giusto ai dipendenti e termini di pagamento e di produzione ragionevoli”.
La ricerca, finanziata dalla Commissione Europea e svolta in collaborazione con Consumers International e altre associazioni di consumatori, è importante in quanto dietro una spesa etica ci sono fattori rilevanti come il prezzo giusto pagato ai fornitori, il controllo della filiera e il rispetto dei lavoratori e dell’ambiente, una visione non selvaggia del mercato e non speculativa del prezzo finale, che dev’essere sì il più conveniente possibile per il consumatore, ma senza scavalcare i diritti di tutti coloro che partecipano alla catena produttiva.
Chi sceglie Coop ha la certezza di concorrere, con le sue scelta d’acquisto, al successo di una filiera etica e di un’economia più sana e solidale, nonché di essere annoverato tra i consumatori consapevoli capaci di orientare in modo positivo il mercato.
7 febbraio 2014 – fonte: Altroconsumo