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SOLIDAL coop, il rispetto dell’equità e dei diritti

Prodotti_Solidal.jpgSe Fairtrade Italia compie vent’anni, l’impegno Coop sul fronte del commercio equo risale quasi alla stessa data, nel senso che il primo prodotto equo-solidale a marchio Coop, era caffè, il caffè “per la solidarietà”, arrivò nel 1995. Coop è stata la prima catena della grande distribuzione a muoversi e ad avviare un percorso su questa strada. A quel primo passo é infatti seguito un lungo cammino: ricordiamo i primi , il pallone da calcio “senza sfruttamento”; poi via via l’aggiunta di altre referenze sino al 2002 con la nascita di una linea di prodotti Solidal Coop quasi tutta certificata Fairtrade. Poi si va al 2005 quando arrivarono i prodotti tessili in cotone (polo, camicie, pantaloni), quindi nel 2007 le rose dal Kenya e nel 2013 la scelta di convertire tutto il tè a marchio Coop nella linea Solidal.

Tappe importanti, dato che la linea Solidal Coop oggi conta più di 40 referenze ed ha un fatturato di 29 milioni di euro (sui 76 complessivi di Fairtrade) con una costante crescita nel corso degli anni, anche se ovviamente esistono ancora ampi margini per ulteriori progressi.

“La crescita della linea Solidal e il rapporto con Fairtrade – spiega il responsabile di questo settore per Coop Italia, Vladimiro Adelmi – sono frutto di un impegno, costruito negli anni, con scelte che hanno incontrato il favore dei consumatori. Sostenere il commercio equo, per noi che siamo cooperative, è una scelta coerente e naturale. Ed è importante che si comprenda sempre più, anche di fronte alla crisi di questi anni, che favorire un commercio trasparente, fondato sul rispetto delle regole e dei diritti è importante non solo per i produttori che vivono nei paesi più poveri, ma lo è anche per noi, perché stimola un’economia di mercato più sana, che crea un legame tra chi produce e chi acquista, centrata sulla fiducia e la creazione di valore per tutti e non sul solo profitto per pochi.”

ottobre 2014

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