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Solidal Coop, cose dell’altro mondo

Solidal Coop, cose dell’altro mondo

Le novità della linea di prodotti a marchio frutto del commercio equo con paesi lontani

“Quando parliamo di bambini pensiamo ai cittadini di domani e spesso ci dimentichiamo che sono già cittadini di oggi con diritti ed esigenze prima fra tutte quella di crescere sani, poter studiare e avere un futuro nel loro paese, per il loro paese”. Franco De Panfilis titolare di OrganicSur azienda di importazione di prodotti biologici dal Sud America e che per Coop importa le banane Solidal biologiche, parla con entusiasmo del suo lavoro e dei rapporti non solo commerciali che instaura con i produttori con i quali opera. “I bambini, certo, perché anche loro hanno immediato ritorno dal commercio equo che prevede contratti sicuri e lunghi fra produttori e distributori, quantità minima, prezzo minimo garantito, premio extra per “corredo sociale” alla comunità dei produttori. E il “corredo sociale” sono gli investimenti per la comunità intera: servizi sanitari, assistenza sociale, scuole, viabilità, trasporti… I bambini finalmente non lavorano ma vanno a scuola”.
Siamo in Perù, in una zona desertica dove è stata introdotta relativamente di recente la coltivazione della banana, in una valle alluvionale, in regime di coltivazione biologica grazie al sostegno del commercio equo e solidale che favorisce l’associazione fra piccoli produttori, li segue fornendo supporti tecnici e amministrativi e verifica la correttezza degli investimenti. Qui da una cooperativa di piccoli produttori sono coltivate le banane Solidal Coop biologiche.
Le aziende biologiche sono sottoposte a controlli e ispezioni dagli enti di certificazione in qualsiasi parte del mondo operino, i prodotti importati sottostanno al regolamento vigente per le produzioni di agricoltura biologica della comunità europea.
Nell’aprile dello scorso anno Coop è risultata la catena più etica in Europa da un’indagine condotta dalle oltre 220 associazioni di consumatori in 155 paesi della federazione Consumers International. Consumers International ha sviluppato una rilevazione sulle politiche e i comportamenti concreti nei diversi ambiti legati alla responsabilità sociale e al commercio equo e solidale. Tra le 22 catene coinvolte ci sono grandi realtà come Auchan, Lidl, Carrefour, Intermarché, Eroski, El Corte Inglés, Mercadona, Casino e Coop Denmark. I paesi in cui si è svolta l’indagine sono Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo e Spagna. Il giudizio finale attribuisce a Coop Italia le migliori valutazioni in tutti i campi sottoposti all’inchiesta.
Sono 43 i prodotti Coop provenienti dal commercio equo e solidale che portano il marchio Solidal fra questi le banane biologiche importate con OrganicSur, ma anche diversi capi di abbigliamento e le rose recise, il riso Thai, le noci brasiliane, lo zucchero di canna biologico, il caffè arabica 100% o miscela classica, la crema spalmabile, e, ultimo nato, il muesli croccante. Una miscela di avena, cioccolato fondente e nocciole per un risultato perfetto da gustare con il latte, ma anche da solo, è costruito con prodotti provenienti dal commercio equo e solidale e dalle migliori zone di produzione: Paraguay per lo zucchero, il cioccolato fondente arriva da Perù e Repubblica Dominicana.
Tutte le produzioni sono certificate Fairtrade; il marchio di garanzia del Commercio Equo e Solidale gestito in Italia da Fair trade Italia, un consorzio senza scopo di lucro costituito da organismi che operano nella cooperazione internazionale, nella solidarietà e nel commercio equo e solidale, nato nel 1994, oggi è parte, insieme ad altre 26 organizzazioni che operano in tutto il mondo, di Fairtrade International. In pratica, il marchio Fairtrade garantisce che i prodotti siano stati lavorati senza causare sfruttamento e povertà nel Sud del mondo e siano stati acquistati secondo i criteri del Commercio Equo e Solidale. I prodotti contraddistinti dal marchio infatti sono controllati in tutto il processo: dal produttore, all’importatore a chi li vende. L’attività di certificazione, secondo i criteri di indipendenza e terzietà stabiliti dalla norma, dei produttori del Sud del Mondo, esportatori, importatori e trasformatori è svolta dalla società indipendente FLO CERT promossa da Fair trade International.
“I nostri partners sudamericani – racconta ancora Franco De Panfilis di OrganicSur – sono cooperative di produttori come Apbosmam di Mallaritos Sullana, ma in realtà è la comunità intera, il villaggio, che vive delle coltivazioni e che partecipa alla redistribuzione dei vantaggi. Tutti possono vedere, le comunità sono aperte e si possono visitare, è entusiasmante vedere di persona quanto la scelta di acquisto qui incida positivamente sulla vita quotidiana là”.   

Anna Somenzi

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2 Commenti. Nuovo commento

  • Salve ho letto con piacere il post sopraindicato, ed ho constatato con moto piacere che fate del bene a questa gente specialmente bambini vecchi ecc. Mi piacerebbe collaborare con voi, anzi sarebbe un sogno.Mi piacerebbe avere un brand da lanciare di maglie e felpe ma anche di tavole sia da surf che da snowboard tutte fatte in america latina, ma anche in Cina. So che è una cosa grande ma se c’è qualche possibilità potete contattarmi.

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    • Ciao Lorenzo, la tua attività è molto interessante, tuttavia Coop, attraverso il marchio Solidal, commercializza prodotti alimentari.

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