Negli ultimi mesi l’emergenza siccità ha colpito duramente tutta l’Europa e altri luoghi nel mondo e, questa estate, l’Italia ha affrontato una delle peggiori crisi idriche degli ultimi anni. La situazione ha portato i sindaci di centinaia di comuni, da nord a sud, a emanare ordinanze di razionamento dell’acqua, e il governo a dichiarare lo stato di emergenza per siccità in cinque regioni (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto). Avvenimenti che ci fanno riflettere sulla necessità di tutelare una risorsa così preziosa.
Si sente spesso parlare di impronta idrica dei prodotti ed è molto importante compiere tutte quelle azioni che permettano di ridurre il consumo di acqua. Secondo l’Istat, in Italia nel 2018 ne sono stati erogati in media 215 litri a testa: un valore molto superiore alla media europea, che si attesta intorno ai 125 litri. Da considerare, inoltre, c’è il fatto che circa il 40% dell’acqua viene dispersa ancor prima di arrivare nelle nostre case. Ma in tutti i casi l’acqua utilizzata a fini domestici è comunque troppa e per questo è importante agire praticamente nella nostra vita quotidiana.
Alcuni esempi: chiudi il rubinetto quando non ti serve, fai una doccia di 5 minuti invece del bagno, installa aeratori frangigetto sui rubinetti, scarica il wc in funzione della necessità, fai attenzione alle perdite, usa gli elettrodomestici in modo efficiente, lava le verdure in ammollo, riutilizza l’acqua più volte (ad esempio quella del condizionatore o che avanza dal lavaggio di frutta e verdura), fai attenzione a quando (e come) annaffi le piante.
Ma non è tutto. Infatti, secondo il report “L’ultima goccia”, pubblicato dal Wwf per la Giornata mondiale dell’acqua, nel nostro paese l’agricoltura e l’allevamento di bestiame sono responsabili del 60% dei prelievi idrici. Il 25% dell’acqua viene utilizzata nell’industria, soprattutto quella manifatturiera ed energetica, e il restante 15% è prelevato per usi civili.
In questo contesto Coop da anni sta attuando azioni di sensibilizzazione verso i fornitori e le filiere, generando stimoli virtuosi per un minor uso della risorsa acqua. Dal 2006 infatti, prima insegna della grande distribuzione, ha iniziato a lavorare insieme ai fornitori di prodotto a marchio su iniziative volontarie di riduzione delle emissioni di gas serra con il programma “Coop for Kyoto”, oggi diventato “Coop for future”. Quindi, progressivamente ha ampliato il perimetro di questo progetto includendo anche il minor consumo di risorse, tra cui l’acqua. L’ultima rilevazione di “Coop for future” ha stimato che, grazie alle azioni virtuose dei fornitori a marchio Coop aderenti, ci sia stato un risparmio idrico di circa 4.300.000 m3 (4.297.130 m3), pari al 2,8% del loro normale consumo complessivo, rispetto all’anno precedente.
Inoltre, con il progetto Agricoltura ad alta sostenibilità lanciato a maggio 2019 per tutti i fornitori di ortofrutta a marchio, Coop vuole innalzare nel tempo la sostenibilità ambientale nella propria ortofrutta fresca, grazie all’agricoltura di precisione, riducendo l’utilizzo di acqua, di concimi e di pesticidi. Già oggi nelle filiere ortofrutticole dei prodotti Coop si attuano azioni virtuose in questa direzione.
Tante sono anche le azioni di Coop nei punti vendita, come ad esempio la raccolta di acque piovane in alcuni negozi per uso irriguo o per gli scarichi dei wc, l’utilizzo di aeratori per i rubinetti e wc a doppio scarico, il monitoraggio dei consumi tramite l’applicazione “acqua e gas” del Progetto energia, per prevenire sprechi e intervenire tempestivamente in caso di perdite.
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ScusaTe tanto, ma un fatto, una notizia non deve esser il mezzo col quale cercare di mettersi in bella vista di fronte a chi è estraneo alle informazioni. Perché un conto è parlare del contenimento del consumo di questa preziosa risorsa, l’acqua, e altra cosa è trovare invece rimedi alla siccità. Io ho notizia ad esempio, che a Dubai, come forse anche in altre località, ebbene vi è impiantato ed è funzionante un potentissimo desalinizzatore che, caso limite, è stato addirittura progettato e realizzato da una ditta di Genova. La Coop Consumatori tragga da ciò, le proprie dovute conclusioni, e dica il perché non ne parla con Noi.. Luca P.