Il tema della raccolta differenziata, o per meglio dire della gestione dei rifiuti, rappresenta per Coop un importante caposaldo della propria politica ambientale in tutti gli ambiti di competenza: dalla commercializzazione all’attività di informazione e sensibilizzazione nonché di progettazione dei prodotti a marchio, al fine di ridurre e differenziare il più possibile gli imballaggi. In più ci sono le buone pratiche nei punti vendita, come il recupero dell’olio domestico esausto organizzato da Coop Lombardia, Coop Consumatori Nordest e Coop Liguria (le prime realtà della gdo a farlo) o i mangiabottiglie per la raccolta della plastica di Coop Reno o il ritiro dei “piccoli Raee” partito da poche settiimane a Genova.
Coop declina le sue azioni in tema ambientale lungo tutta la filiera produttiva, ma uno degli ambiti di maggiore intervento è rappresentato sicuramente dal prodotto a marchio Coop che è uno degli strumenti principali attraverso cui offrire ai soci e consumatori garanzie in termini di qualità, sicurezza, attenzione all’ambiente, impegno etico e sociale oltre che convenienza.
Anche nel caso della gestione/riduzione dei rifiuti, il prodotto a marchio è stato un apripista. Nel 2007 al fine di dare maggiore servizio ed informazioni ai nostri soci consumatori in merito alla natura dei materiali utilizzati per i packaging dei prodotti, Coop è stata la prima catena distributiva a lanciare il progetto “Etichettaggio informativo de prodotti Coop”: è stato inserito in etichetta un campo che indica il tipo di confezione, il materiale utilizzato e la relativa sigla identificativa di ogni componente dell’imballaggio (carta, plastica, ecc.), ove gli spazi fisici lo abbiano consentito. Viene inoltre indicato il corretto canale di smaltimento, ovvero il circuito della raccolta differenziata in cui vanno riposti gli stessi imballaggi Con il progetto “Etichettaggio informativo dei prodotti a marchio”, fornendo una chiara indicazione dei materiali utilizzati negli imballaggi, Coop ha incentivato l’aumento della raccolta differenziata rinnovando così il suo impegno per contrastare l’aumento della quantità di imballaggi immessi sul mercato, ma soprattutto per informare e rendere maggiormente consapevole il consumatore, centralizzando ancora di più il suo ruolo da protagonista.