Mondo Coop

Pandoro o panettone non importa, purché sia un dolce Natale

Ogni famiglia ha il suo “cerimoniere”: versa lo zucchero a velo nella busta, la impugna ben stretta e la agita così che le grandi costole disposte a forma di stelle a otto punte si imbianchino come i monti di neve. Poi mette la prima fetta nelle mani impazienti del più piccolo di casa e dispone le altre su un vassoio, avendo cura di alternarle ai grossi spicchi con l’uvetta che un altro officiante ha ritagliato dal dolce a forma di cupola. Allora, pandoro o panettone? La domanda è retorica, perché ciascuno ha fatto da sempre la sua scelta. Insieme sono quasi un controsenso psichico, oltre che culinario.

Gusti assortiti Scuole di pensiero e di palato che in Coop trovano tutte soddisfazione, perché l’assortimento di prodotti a marchio si è così tanto arricchito che la domanda natalizia andrebbe riformulata: quale pandoro o quale panettone? Sotto l’albero ci sono, infatti,  ben 43 “specialità della casa”, di cui 13 classici – tra pandoro, panettone, torroncini – e 30 novità – panforte, torroni, cioccolato ecc. –: i grandi classici per tutta la famiglia, con il panettone non solo nella versione senza canditi, ma anche in quella per chi è intollerante al glutine o segue una dieta vegana. Comunque il sapore delle feste è a marchio Coop. 

Novità per questo Natale in casa Coop sono appunto il panettone senza glutine, classico o in formato mini con gocce di cioccolato, e il dolce di Natale vegano. Tra i nuovi arrivati anche i pandorini e i panettoncini, buoni a colazione o a merenda, da appendere all’albero come decoro o idea regalo per amici e colleghi perché “le dimensioni non contano!” come è scritto su una delle confezioni mignon: è il pensiero, anzi il pensierino che conta. 

Un occhio di riguardo per i più golosi è doveroso quando si tratta di feste: ecco che il pandoro accoglie gocce di cioccolato fondente extra, il panettone è anche con cioccolato e cherry e, in un’altra versione, si fa bianco, senza uvetta e canditi, con zucchero a velo. Dulcis in fundo, si sa. Ma nell’assortimento Coop il panettone diventa anche salato e può aprire le danze di apertivi o buffet serali: si chiama gastronomico, è lievitato naturalmente e leggermente salato, pronto a ospitare salumi, insalata, formaggio, salmone, per tartine e tramezzini che sfidano la fantasia di chi li prepara. 

E se l’”ospite inatteso” ci piomba in casa nel bel mezzo del pomeriggio o dopocena? Si pone un problema di ordine immediato: una buona accoglienza. Per questo un altro imperativo delle feste è “non restare senza praline”: fondenti, al latte, alla nocciola e assortite, queste nella busta arancione che mette d’accordo tutti e si va sul sicuro a prescindere dai gusti dell’ospite.

Per eccellenza Al capitolo Fiorfiore del “racconto di Natale” di Coop, oltre a pandoro e panettone tradizionali, rigorosamente parlando, c’è anche il panettone magnum con glassa alla nocciola, che è solo quella piemontese Igp. Quali sono, infatti, i segreti di un panettone o un pandoro esclusivo e pregiato? Lievito madre, ingredienti selezionati, ricette della tradizione milanese e di Verona. Alta qualità degli ingredienti che caratterizza anche le nuove interpretazioni del dolce d’autore: pandoro con crema ai pistacchi di Sicilia o con crema ai limoni di Sicilia, panettone con gianduia e pere Williams, al cioccolato e granella di fave di cacao, dolci frutti senza canditi, all’arancia e cioccolato fondente con glassa alle nocciole. Le belle immagini sulla confezione color Borgogna li mostrano vicini alla fetta e prende una gioia speciale solo a guardarli. 

Fiorfiore anche il torrone, friabile o tenero, con mandorle, nocciole o pistacchi, liscio o ricoperto di cioccolato, in stecca o in versione torroncino. Continuando a sfogliare, ecco il panforte di Siena Igp e i torroncini con pan di Spagna al liquore Strega, dolci tipici che rappresentano il meglio della cultura gastronomica regionale, da mangiare con gli occhi. Canditi per le feste… per un delizioso intermezzo o un fine pasto gourmet c’è anche la frutta candita – limone, arancia, ciliegie – ricoperta di cioccolato e un Fiorfiore di datteri anche loro avvolti in cioccolato fondente extra. 

Nuovo capitolo: cioccolato d’autore con i gianduiotti, quelli originali che, come la maschera torinese a cui si ispirano, sono piccoli, gustosi, segni premonitori di allegria, classici, fondenti e al pistacchio riuniti in un’unica confezione; e con le barre di cioccolato, gianduia con nocciole intere italiane e bianco con pistacchi interi italiani. Anche nelle strenne, se sono Fiorfiore, a essere impacchettate sono specialità gastronomiche dolci e salate, create con ingredienti scelti, tipici, regionali, di qualità eccellente. Il “regalo di buon augurio” con il fiocco giallo oro? Un pandoro. Con il fiocco rosso natalizio? Un panettone. Che il rituale più dolce dell’anno abbia inizio. 

Tag: panettone, prodotto a marchio, Natale, pandoro

Condividi su

Iscriviti alla
newsletter

di Consumatori

Ricevi ogni mese via mail la rivista digitale e le notizie più interessanti