Mondo Coop

Olio di palma nei prodotti a marchio Coop, ecco perchè

Biscotti.jpgL’argomento olio di palma è molto dibattuto sia per le critiche del mondo ambientalista, sia per le ricadute nutrizionali legate all’uso di questa sostanza. Coop condivide le preoccupazioni relative alla deforestazione selvaggia collegata alla coltivazione di piantagioni di palma. Per questo fin dall’inizio del 2009 Coop ha deciso di aderire volontariamente alla moratoria all’ulteriore espansione delle coltivazioni di palme da olio, richiedendo ai propri fornitori che, per le quantità necessarie alla produzione dei prodotti Coop, si approvvigionino da fonti in grado di dare piene garanzie sull’origine della materia prima (tracciabilità, sicurezza e certificazione delle provenienze) ma soprattutto di acquistare solamente da chi è in grado di assicurare che le coltivazioni siano ambientalmente sostenibili.

Continueremo pertanto ad appoggiare tutte le iniziative volte a preservare le foreste pluviali.
Anche per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali condividiamo le preoccupazioni legate all’assunzione eccessiva di grassi saturi, per i quali, come noto, viene raccomandata un’assunzione giornaliera inferiore al 7-10% delle calorie totali introdotte.

Coop da sempre privilegia, nei prodotti a marchio, l’utilizzo di oli “nobili” quali gli oli d’oliva, i monosemi (soia, mais ecc.) e il burro; inoltre ha eliminato, da tempo, dalle proprie ricette, i grassi idrogenati i cui rischi per la salute sono scientificamente accertati.
L’uso dell ‘olio di palma inoltre è escluso da tutti i prodotti alimentari delle linea Vivi verde e nella linea dei prodotti per i bambini Club 4-10. Tuttavia in alcuni casi è necessario l’utilizzo di grassi tropicali. Ad esempio su alcuni prodotti esistono reali problemi di irrancidimento nel tempo per l’olio d’oliva, mentre per il burro molte sono le critiche per l’apporto elevato di colesterolo, composto non presente nei grassi di origine vegetale, se non in quantità irrilevanti.
Premessa la preferenzialità sopra definita per altri tipi di grassi, Coop autorizza l’impiego di grassi tropicali solo se tecnologicamente necessari al fine di ottenere la prestazione definita per quel prodotto, proprio come alternativa preferibile all’utilizzo dei grassi idrogenati. L’utilizzo del palma, in particolare nei prodotti da forno, per le particolari caratteristiche di plasticità e duttilità tecnologica è ad oggi difficilmente sostituibile da altri oli, a meno di non ricorrere al processo della idrogenazione, cadendo a quel punto dalla padella alla brace.
Molti prodotti come frollini, croissant, creme spalmabili, avrebbero un sapore molto diverso e sarebbero meno gradevoli senza l’olio di palma.

Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche (e contrariamente a quanto capita di leggere sul Web) non ci sono rischi specifici legati al consumo dell’olio di palma. Il problema nutrizionale che esiste non è riconducibile all’utilizzo o meno del palma ma alla necessità di seguire una dieta equilibrata e controllata, soprattutto il più varia possibile. Per questo Coop ha deciso di indicarne sempre la presenza in etichetta in modo chiaro, senza mascherarsi dietro la dicitura “grassi vegetali o margarine vegetali”: scritte che sarebbero legalmente ineccepibili, ma in contrasto con la politica di trasparenza Coop in quanto non consentono una scelta consapevole da parte del consumatore.

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