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Nuova sede di Coop Reno, ora si parte!

A marzo di un anno fa risale l’approvazione del piano industriale triennale di Coop Reno. Un piano che prevede lo sviluppo della rete di vendita, attraverso nuove aperture, incorporazioni e acquisizioni. Un piano che sta rispettando i suoi obiettivi e che vedrà anche nelle prossime settimane importanti novità.

In quel piano un elemento integrato, ancorché necessario, riguarda la realizzazione di un nuovo centro direzionale, per la cui realizzazione nel dicembre 2019 è stato indetto un concorso di idee al quale hanno partecipato nove tra i principali e più importanti studi di progettazione regionali. Citiamo i quattro finalisti che sono Alba Progetti, O2A, Mate e Politecnica.

È stata alla fine Politecnica, in collaborazione con Fabrica Lab, ad aggiudicarsi la progettazione del nuovo Centro direzionale di Coop Reno che, lo ricordiamo, sorgerà a Castel Guelfo di Bologna all’interno della zona dell’outlet, vicino al casello autostradale.

Rispetto per l’ambiente L’intervento, guidato dai principi di conservazione delle aree verdi e del rispetto dell’ambiente, riguarderà un lotto di circa 19.000 mq all’interno del quale il Centro verrà costruito rispettando le caratteristiche della locale pianura agricola. Saranno mantenuti invariati tutti i suoi tratti distintivi, per un utilizzo sostenibile e consapevole del territorio. Alla base della progettazione, infatti, vi è la necessità di mettere in atto le misure di mitigazione degli impatti ambientali: si tratta di misure che intervengono e trovano rilievo nella scelta di conservare il più possibile le aree verdi creando le condizioni per il loro sviluppo, in altre parole, fare un utilizzo sostenibile e consapevole del territorio.
Coop Reno ha deliberato sin dall’inizio di ideare, progettare e realizzare un edificio in perfetta armonia con il paesaggio e in linea con le funzioni che ospiterà, con le persone che lo vivranno, rendendolo un fulcro per la comunità insieme a tutto il resto del territorio.

L’identità del nuovo Centro direzionale Coop Reno è chiara a partire dall’idea progettuale, ovvero una pianta che affonda le sue radici nelle strade del quartiere, con un percorso principale libero e aperto dal quale si dipartono i vari edifici funzionali.

Quattro edifici funzionali Il nuovo Centro si sviluppa in quattro edifici principali, connessi tra loro da una pensilina all’interno di un grande parco dedicato ad attività ricreative e sportive e dotato di aree gioco per bambini. In questo modo si genera un sistema che integra architettura e spazi verdi attrezzati.

Il primo edificio, quello degli uffici del quartier generale della Cooperativa, si articola su una superficie di circa 3.500 mq. L’immobile si svilupperà su tre livelli in cui ospitare luoghi di lavoro di elevata qualità come spazi-ufficio, sale riunioni, aree relax e di servizio.

Oggi il personale di sede è composto da 64 dipendenti. Il piano di sviluppo prevede di raggiungere sino a 90 unità. Un passaggio coperto da una duna artificiale, perfettamente integrato nel parco esterno, connetterà il primo edificio al secondo, che consiste nell’auditorium che ospiterà le riunioni con il personale dei punti vendita e dei Comitati soci, che già oggi spesso sfiorano le 80 persone.
Questo secondo spazio sarà talmente flessibile che potrà ospitare quasi 300 persone, diventando così uno dei pochi spazi di tale portata non solo nella città metropolitana, ma anche in tutto il contesto regionale. Questa flessibilità nella capienza, unita alla comodità della vicinanza al casello autostradale, farà sì che l’edificio produrrà anche un proprio reddito autonomo, derivato dall’affitto per eventi e convegni.

C’è poi il terzo edificio, sviluppato su due livelli, che ospiterà al piano terra da un lato uno spazio moderno destinato alle famiglie e alle attività ludiche per bambini – gestite da una importante cooperativa sociale del territorio – e dall’altro un nuovo modello di supermercato che per funzioni e tecnologie sarà all’avanguardia nel panorama della distribuzione moderna.
Completerà questo terzo edificio, al piano superiore, un’area dedicata a giovani imprenditori e alle start-up, un luogo di ricerca e d’innovazione dedicato al mondo del consumo, che vedrà la collaborazione dei principali enti universitari e associazioni di categoria e potrà essere un elemento di riferimento per i principali premi e concorsi riservati alle nuove imprese.

Il quarto edificio, infine, che va a completare la “pianta” del progetto, prevede la realizzazione dei magazzini con un impianto fotovoltaico molto esteso sul tetto che produrrà e servirà tutto il complesso. Inoltre un piccolo spazio sarà a disposizione per le convenzioni con gli operatori del turismo responsabile territoriale.

Il cardine della sostenibilità La sostenibilità è uno dei cardini del nuovo progetto: gli impianti sono pensati, infatti, per il massimo risparmio di energia elettrica e termica, oltre che per la salvaguardia delle altre fonti di approvvigionamento naturale di aria e acqua.
Per fare qualche esempio, verrà installato un impianto di ventilazione meccanica controllata per la riduzione dei consumi energetici attraverso l’utilizzo di un recuperatore di calore, che permette il rinnovo costante dell’aria interna.

Inoltre, sarà previsto un impianto idrico sanitario dotato di capacità di recupero e riciclo delle acque piovane. L’impianto solare termico potrà essere completato da un impianto fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile, in modo da rendere l’intero compendio autonomo dal punto di vista energetico.
Grazie alle tecnologie che si utilizzeranno, ogni anno si potranno risparmiare oltre 50.000 euro di costi energetici rispetto all’attuale sede, nonostante questa sia circa la metà di quella che sarà realizzata a Castel Guelfo.

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1 Commento. Nuovo commento

  • Buongiorno
    Sono un vostro affezionato cliente
    Sono nel campo delle costruzioni e vengo a sapere che nella vostra nuova sede monterete un pavimento intrecciato in vinile .
    Chissà se nel risparmio energetico avete considerato i litri d’acqua e i costi per pulire quel pavimento .
    Scrivere di tecnologie che si utilizzeranno senza verificare tutti gli aspetti di una sede così complessa mi sembra molto approssimativo .
    Grazie

    Rispondi

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