Col prossimo 13 dicembre 2016, arriva a completarsi il lungo percorso di entrata a regime della nuova normativa europea sull’etichettatura degli alimenti che fa diventare obbligatoria l’etichetta nutrizionale.
Si tratta di un passo avanti cui tutte le aziende devono attenersi: tra le altre novità che il regolamento propone ci sono quelle di migliorare la leggibilità delle informazioni fornite nelle etichette (stabilendo una dimensione minima dei caratteri) e l’indicazione del soggetto responsabile della presenza e della correttezza delle informazioni sugli alimenti. Oltre all’obbligo dell’etichetta nutrizionale la normativa definisce anche le modalità di indicazione degli allergeni e molti altri aspetti su specifiche categorie di prodotti.
Parliamo di un regolamento approvato nel 2011 che per una prima parte era entrato in vigore nel 2014. Come detto ora si completa il percorso, anche se, per quanto riguarda Coop, praticamente tutte le indicazioni e le prescrizioni previste da questo regolamento sono già state applicate da anni, per molti aspetti andando anche oltre.
Coop, infatti, riconosce da sempre la necessità di un’etichettatura e di una trasparenza verso il consumatore che vada ben oltre il mero rispetto degli obblighi legislativi.
Per Coop la comunicazione, tra cui anche quella in etichettatura, rappresenta un sinonimo di trasparenza verso un consumo consapevole. Un esempio: Coop indica sia il nome del produttore che l’indirizzo completo dello stabilimento (non solamente la località reintrodotto dal Governo italiano!) per i propri prodotti a marchio. Un’indicazione che resta, anche se il regolamento europeo non la prevede come informazione obbligatoria. Un altro esempio recente di questo impegno Coop è la comunicazione volontaria delle origini delle materie prime presenti nei propri prodotti a marchio (anche con informazioni disponibili sull’apposito sito internet www.cooporigini.it) .
Parliamo insomma di un impegno partito nei lontani anni ’70 e che ha avuto numerose tappe evolutive (indicazione degli ingredienti composti che contengono sostanze allergeniche dal 2003, le informazioni relative al tipo e allo smaltimento dei packaging dal 2007 e la tabella nutrizionale sui prodotti riportante le dosi giornaliere raccomandate nel 2008).
In più Coop (ben prima che la norma europea lo imponesse) esplicitava volontariamente l’indicazione dell’origine botanica dei grassi/oli utilizzati non limitandosi a indicare genericamente “oli vegetali”.
Già dal 2008 (mentre col regolamento Ue diventa obbligatoria solo ora) Coop ha introdotto, sul retro della confezione, i valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto e, ove possibile se c’è lo spazio, anche quelli relativi alla singola porzione, indicando in forma estesa e più completa la tabella nutrizionale (con anche i grassi saturi, il colesterolo oggi non più permesso, la fibra, il sale). Tanti esempi dunque di un impegno che ha sempre preceduto ed è andato oltre quel che indicano le normative a conferma di una attenzione per la trasparenza, la salute dei consumatori e il voler garantire una informazione veritiera e scientificamente corretta.