Un filo conduttore, il cibo, ma seguendo assi tematici cari a Coop: ovvero se di cibo si deve parlare che sia etico, democratico, trasparente seppur nell’accezione del futuro. Viaggia su questi filoni il palinsesto di eventi che Coop sta predisponendo nell’ambito della sua presenza a Expo. Si parte martedì 5 maggio (Aula del Futuro, ore 17.00) con un’anticipazione direttamente dal “Festival della Tv e dei nuovi Media” di Dogliani (Cn). Il titolo è “Lo spot è servito: i persuasori occulti del cibo, da Carosello alle campagne pubblicitarie mondiali”. Ne parlano Cristopher Cepernich, sociologo dei media, Maura Latini, direttore generale Coop Italia, Silvio Saffirio, autore di “Gli anni ruggenti della pubblicità” e Ottavia Sardo, food stylist.
Sarà invece fuori dall’Expo ma sempre a Milano (e in collegamento streaming con il Future Food District) la due giorni (16 e 17 maggio) che vede la partnership tra Coop e D di Repubblica dal titolo “Incontri, cibo & altro” in cui filosofi, giornalisti, attori e chef animeranno dibattiti e momenti di confronto. Coop allestirà uno spazio nell’area antistante il Samsung District (via della Liberazione 9). Il mese di maggio a Expo si conclude con l’evento “Mangiare è un atto politico” previsto per sabato 30 maggio. Al centro della giornata le ineguaglianze, l’individuazione degli squilibri del sistema delle filiere e l’indagine sulle metodologie correttive. Prevista la partecipazione del demografo Massimo Livi Bacci, del presidente di Banca Etica Ugo Biggeri e del reportagista Stefano Liberti (già Premio Indro Montanelli con “A Sud di Lampedusa”, e autore del libro “Land Grabbing”) alle prese con una nuova inchiesta svolta in tutti i continenti, sul cibo e le speclazioni delle delle multinazionali. Seguirà una tavola rotonda in cui le istanze della cultura “alter mondista” si confronteranno con quelle di multinazionali e imprese.
maggio 2015