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Le iniziative Coop contro lo spreco alimentare

Siamo noi consumatori i più spreconi nella filiera del cibo: quello gettato nell’immondizia di casa l’anno scorso è costato ben 7,37 miliardi di euro. Seguono a distanza le perdite in campo, per 1,23 miliardi ogni anno, mentre lo spreco alimentare nella distribuzione vale poco più di 1 miliardo e quello nell’industria poco meno. Totale: ben 10 miliardi e mezzo di cibo buttato nell’intera filiera, nel corso del 2021, dice il Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability.

Per contribuire a ridurre questa vera e propria emorragia di cibo, Coop è impegnata da anni su più fronti, nei vari punti della filiera dove si può intervenire e con iniziative che permettono di utilizzare al meglio i prodotti offrendoli a prezzi ridotti o donandoli a fini solidali.

Nei negozi Coop è prevista, ad esempio, una forte scontistica sugli alimentari prossimi alla scadenza, per ridurre le eccedenze, proposti in appositi espositori. I prodotti invenduti, inoltre, vengono regalati ad associazioni di solidarietà che si occupano di persone in difficoltà o a organizzazioni di tutela e assistenza degli animali. Per finire, i rifiuti alimentari che non possono essere consumati vengono conferiti a enti che si occupano del loro recupero o trasformazione in materie prime secondarie per l’industria, in compost e bioenergia.

A generare più invenduti nei negozi Coop sono i prodotti freschi e freschissimi: carne, gastronomia, panetteria, latticini… «Cerchiamo di ridurre lo spreco, nel senso più ampio, in tutti i nostri processi – spiega Chiara Faenza, responsabile Sostenibilità e valori di Coop – nell’ottica dell’economia circolare. Comunque, con la campagna “Buon fine” a fine giornata il cibo deperibile rimasto invenduto nei negozi non si butta: viene consegnato a cooperative, enti e associazioni. Centinaia di punti vendita Coop lo scorso anno hanno donato 5.642 tonnellate di derrate alimentari, in grado di generare oltre 11 milioni di pasti, per un valore pari a circa 28 milioni di euro. Ne hanno beneficiato 938 associazioni di volontariato in tutta Italia. Invece con le offerte di prodotti vicino alla scadenza “Mangiami subito” sono stati coinvolti 836 punti vendita, per un valore complessivo dei prezzi, scontati fino al 50%, di oltre 38 milioni».

A gestire i rapporti con la rete di associazioni beneficiarie delle donazioni Coop sono le direzioni Politiche sociali delle cooperative, che seguono gli accordi stipulando convenzioni e contratti che specificano le modalità di gestione delle donazioni, nel rispetto delle normative che garantiscono, anche per questi alimenti, la loro sicurezza.

Sono coinvolti nella lotta allo spreco anche i fornitori dei prodotti a marchio Coop che hanno aderito al progetto “Coop for future”: l’86% dei 258 fornitori che donano eccedenze alimentari ha dichiarato di avere destinato a fini di beneficenza per l’alimentazione umana, nel 2020, circa 164 mila tonnellate di prodotti.

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