Che ruolo gioca la pubblicità nel far capire che chi sceglie Coop da spettatore si fa protagonista? E con le sue scelte può aiutare l’ambiente? Risponde Dario Mezzano, esperto di comunicazione e Ceo di Havas, l’agenzia pubblicitaria che ha firmato la nuova campagna pubblicitaria per Coop.
Pubblicità fa rima con responsabilità: le due cose possono andare a braccetto? «La pubblicità buona è quella che racconta con onestà e semplicità, quindi a suo modo responsabile. Se non è onesta non dura perché, come si dice, le bugie hanno le gambe corte, e ciò vale a maggior ragione con consumatori come quelli di oggi: informati, critici e smaliziati. A volte annoiati, a volte assuefatti a tanto blablabla. Se è onesta, cattura l’intelligenza dei consumatori, oltre che la loro fantasia. Per durare nel tempo deve poi incontrare l’idea chiave e le parole giuste, come alcuni vecchi intramontabili slogan: “La Coop sei tu…”, tanto per restare in casa».
Un altro consumo è possibile quindi? «Sì ma per consumare in questo modo equo, etico, ecologico occorrono imprese che prendano posizione, “politicamente”, su certe questioni collettive: ambiente, salute, giustizia sociale, tutela del lavoro. Aziende che a fine anno presentano un bilancio doppio, di conti e azioni sociali, di guadagno, in numeri e fiducia dei consumatori. Pensando a Coop e alla nostra campagna diciamo “convenienza doppia”: prezzi migliori e prodotti migliori in un mondo che deve essere migliore».
Cosa racconta la nuova campagna? «La nuova campagna spiega e coinvolge, perché consumare… si fa con testa e cuore, prima ancora che con la pancia e il portafoglio. L’icona, l’idea forte è il carrello Coop che si muove nel mondo e fa cose buone da mangiare e buone per l’uomo, l’ambiente, il pianeta. La costruzione è quella di un film, le immagini possono sembrare fantastiche, ma la storia è tutta vera ed è quella di Coop, del suo essere impresa che sceglie di fare le cose in un certo modo: chi sceglie quel carrello accetta la sfida di una spesa e un futuro migliore».
12 Commenti. Nuovo commento
Rispetto ad altre catene Gdo che tutt’ora rimangono ancora conservatrici, questa nuova scelta comunicativa va assolutamente premiata e mantenuta nel tempo.
Sarà il consumatore a scegliere se rimanere tradizionalista o accettare la sfida ma penso che per cambiare davvero bisogna che ci sia una comprensione anche da parte delle aziende e delle imprese che dovranno adattarsi al cambiamento, l’ultima catena della piramide da sola non riuscirà a fare granchè.
Tuttavia è un inizio e mi auguro che nei prossimi anni ci siano sempre più aziende che aderiranno all’economia circolare.
buon lavoro
Rispetto ad altre catene Gdo che tutt’ora rimangono ancora conservatrici, questa nuova scelta comunicativa va assolutamente premiata e mantenuta nel tempo.
Sarà il consumatore a scegliere se rimanere tradizionalista o accettare la sfida ma penso che per cambiare davvero bisogna che ci sia una comprensione anche da parte delle aziende e delle imprese che dovranno adattarsi al cambiamento, l’ultima catena della piramide da sola non riuscirà a fare granchè.
Tuttavia è un inzio e mi auguro che nei prossimi anni ci siano sempre più aziende che aderiranno all’economia circolare.
buon lavoro
Bellissima! Queste sono le pubblicità che non ci di annoia mai di guardare. Pura arte. Fiera di scegliere coop!
Bella pubblicità sicuramente. Al lato pratico però la plastica nei supermercati è ancora tantissima. Ad esempio il formaggio fresco lo compro al mercato dove me lo incartano. E i distributori di detersivo alla spina, che apprezzavo tantissimo, che fine hanno fatto?
Comunque coraggio a proseguire su questa strada ed a cercare di fare molto di più ancora. Ciao, Fabrizo.
Uno spot tra i più belli (non solo della coop) di questi ultimi anni, che mi fa essere orgogliosa di essere socia Coop
Grazie mille Daniela!
Devo dire che quando visto la pubblicità all’inizio ho pensato:
“Main che senso la coop sta facendo qualche cosa per favore del pianeta e a favore del consumatore?”
Io sono una socia coop e abitualmente faccio spesa quasi esclusivamente lì ma vedo ancora tantissimi imballaggi di plastica.
Questa potrebbe essere una pubblicità che pone come obiettivo quello di raggiungere un miglioramento ma non è certamente una pubblicità che può enfatizzare un obiettivo già raggiunto.
Trovo lo spot particolarmente offensivo per tutti gli agricoltori italiani ai quali non serve il potere redentore del carrello. Cosi facendo si dipinge una funzione salvfica del carrello che nella realtà non deve salvare nulla nella nostra agricolrura italiana perché già da tempo rispettosoa dell’ambiente, del benessere animale e del lavoro.
Pura demagogia… Vergogna!!
Il messaggio è davvero forte, davvero bella, tanto che mi fermo a guardarla con il sorriso sulle labbra. Bravissimi, ed il messaggio arriva forte e chiaro.
Ciao Simona
Il messaggio pubblicitario è molto ben fatto però io credo che Coop si debba muovere contenendo il più possibile la messa in vendita di prodotti imballati soprattutto carne e salumi. Potenziando la vendita ai banchi assistiti si potrebbe evitare tanto uso di plastica e imballaggi inutili. Faccio spesa sempre in Coop e rinuncio a tagli di carne e salumi che trovo confezionati e non sfusi per questo motivo. Anche rispetto all’acqua minerale nel supermercato in cui mi servo non esiste un’acqua in vetro con il vuoto a rendere perciò compro l’acqua frizzante da un altro rivenditore. Una buona pubblicità si fa con azioni concrete nei punti vendita. Cordiali saluti
Daniela Valentini
Indubbiamente impattante, chiara e diretta. Proprio una pubblicità utile, diversa e ed efficace. Nel panorama sempre piatto di creatività si distingue per originalità e purezza! Molto bravi Havas.