Il marchio Coop Origine è nata, ormai 2 anni fa, le premesse (e le promesse) erano chiare. Come proprio sulla nostra rivista spiegava il responsabile del prodotto a marchio di Coop Italia, Roberto Nanni: «Far nascere la linea Origine è per noi un modo per confermare e rilanciare quegli elementi di distintività che sono alla base del nostro modo di rapportarci con i soci, con le famiglie ed i consumatori. Giustamente l’attenzione verso alcune problematiche è aumentata. Si tratta di un cambiamento strutturale nell’atteggiamento e nelle scelte. E noi vogliamo dare una risposta a questo cambiamento, perché siamo in grado di offrire il massimo di garanzie sul piano igienico sanitario, della qualità e con il massimo di trasparenza. Coop è in grado di raccontare al consumatore da dove vengono le materie prime, come sono stati alimentati gli animali e quali controlli svolti e dove è avvenuta la lavorazione. La linea Origine consente di ricostruire la storia di ogni prodotto con una rintracciabilità totale».
A questa premessa sono seguiti i fatti, tanti fatti, concreti, precisi e verificabili. Ad esempio, è il tema che affrontiamo oggi, parlando di salumi Coop può oggi dire che la linea Origine propone 18 referenze, tra affettati, salami interi, pancetta a cubetti e wurstel tutti provenienti da suini allevati senza l’uso di antibiotici negli ultimi 4 mesi di vita e che saranno disponibili nei punti vendita entro la fine di questo mese di giugno.
Questo risultato deriva dalla progressiva estensione della campagna “Alleviamo la salute”, voluta da Coop per combattere il fenomeno dell’antibiotico resistenza (di cui abbiamo più volte parlato su questa rivista) e dell’eccessivo e inappropriato uso di questo tipo di farmaci con gravi conseguenze anche per la salute umana.
Il primo capitolo della campagna “Alleviamo la salute”, avviato a maggio del 2017, è stato quello che ha consentito, su base annua, di riuscire ad allevare e poi offrire ai consumatori 140 milioni di uova da galline allevate senza uso di antibiotici e 24 milioni di polli non trattati con antibiotici.
Poi si è aperto il secondo capitolo che riguarda 130 mila bovini adulti (nello specifico vitellone e scottona) e 300 mila suini per i quali l’uso di antibiotici è stato in generale ridotto e poi eliminato negli ultimi 4 mesi di vita. E anche questo è ora un risultato acquisito, applicato a filiere più complesse di quelle avicole e nelle quali si ha a che fare con animali più longevi.
Importante ribadire che si tratta di risultati conseguiti con l’impegno di tanti soggetti, a partire dagli allevatori, perché la possibilità di eliminare l’uso degli antibiotici parte dalle condizioni e dalle modalità con cui gli allevamenti (quelli coinvolti complessivamente sono circa 1.600) sono organizzati e dagli spazi a disposizione degli animali.
Ora siamo alla terza fase con la quale i salumi di filiera Coop garantiscono la provenienza da animali allevati senza utilizzo di antibiotici negli ultimi 4 mesi (aggiungiamo che nel corso del 2018 anche altri prodotti a base di uova, come la maionese, o a base di carne, come gli hamburger arriveranno a provenire da animali allevati senza uso di antibiotici).
I salumi a marchio Coop Origine garantiscono al consumatore anche l’origine al 100% italiana, la provenienza da una filiera interamente controllata e il non utilizzo di Ogm per l’alimentazione degli animali. Impegni precisi e puntuali che si basano su capitolati rigorosi che i fornitori devono sottoscrivere e rispettare, oltre che su controlli successivi nella varie fasi della lavorazione.
Alcuni salumi come il prosciutto crudo Origine, il culatello e la culatta Fior fiore, essendo a lunga stagionatura, non sono ancora disponibili con materia prima da suini senza antibiotici negli ultimi 4 mesi. Ancora pochi mesi e anche queste referenze potranno aggiungersi all’elenco.
Linea Origine, ecco le 18 referenze La gamma di salumi della linea Origine Coop da suini allevati senza antibiotici negli ultimi 4 mesi è composta da 18 referenze:
• 2 tipi di pancetta a cubetti (affumicata e dolce)
• prosciutto cotto a cubetti
• 3 salami interi (milano, campagnolo e cacciatore)
• 2 mortadelle (1 kg e 500 g)
•3 wurstel di suino (100 g, 3pz x 250 g, 10 pz x 250 g)
• 7 tipi di affettati (mortadella, prosciutto cotto, coppa, pancetta ,salame milano, salame ungherese, salame campagnolo).
Fior fiore, ecco i 4 salumi Anche nella linea Fior fiore Coop sono presenti prodotti derivati da suini allevati senza utilizzo di antibiotici negli ultimi 4 mesi. Si tratta di: lombo, arista, prosciutto cotto e mortadella (confezionati), salame felino, prosciutto cotto e mortadella (a banco assistito).
3 Commenti. Nuovo commento
Non è affatto necessario utilizzare i nitrati per conservare correttamente i salumi, bisogna solo saperli fare. Ad esempio all’Ipercoop di Mirandola è in vendita un salame di San Patrignano privo di nitrati e nitriti, e non si capisce perchè la stessa linea non sia in vendita in ALCUN SUPERMERCATO COOP A MODENA!
In più questo discorso sulla sicurezza alimentare è estremamente parziale e di corto respiro: ricordo a tutti che la raccomandazione dell’OMS di non mangiare carne deriva principalmente dall’ampio uso di conservanti che vi viene praticato, e che alla lunga è la principale minaccia per la salute umana.
Per quanto riguarda il botulismo, basta effettuare gli adeguati controlli sul prodotto.
Faccio anche notare che a livello qualitativo e di gusto, i prodotti senza conservanti sono di una spanna superiori agli altri.
Sig. Franco, sono anch’io cliente da anni e le posso garantire che preferisco mangiare un po’ di nitrati piuttosto che rischiare il botulismo…
L’esigenza dei nitrati è dettata dalla garanzia di sicurezza alimentare.
perchè si continua ad usare nel prosciutto cotto fior fiore (suini senza uso antibiotici) i nitrati ? mentre nel crudo si usa solo il sale? quindi più genuino.
grazie da franco socio socio storico trentennale