Le ricorrenti polemiche che capita di vedere su giornali e Tv circa la tutela delle produzioni italiane o la minaccia di presunte invasioni di prodotti stranieri inducono a chiarire il rigoroso approccio di Coop su questo tema.
Nei negozi e supermercati Coop di tutta Italia l’85% del totale della frutta e verdura che vengono vendute vengono dall’Italia. Il 15% che viene dall’estero è in gran parte rappresentato dalle produzioni come banane (ne consumiamo 454 mila tonnellate in un anno) o ananas (77 mila tonnellate) che qui da noi non crescono pur essendo divenute una componente importante e stabile dei nostri consumi.
Se si tolgono questi prodotti esotici di obbligata provenienza straniera, la quota di produzioni italiane nei negozi Coop arriva al 95%.
Spesso le produzioni straniere sono le primizie, cioè quelle che aprono la stagione in attesa della maturazione dei prodotti italiani. Un esempio che riguarda i primi meloni che compaiono sui banchi proprio in queste settimane, come poi le angurie. Altri prodotti come i kiwi, sono ora coltivati anche in Italia. Ma la produzione nostrana non è in grado di coprire il fabbisogno sui 12 mesi, per cui per le altre fasi dell’anno ci si rivolge all’estero.