Il Tribunale Penale di Roma ha riconosciuto la responsabilità di Nicola Porro e Filippo Barone, all’epoca dei fatti conduttore e giornalista della trasmissione di Rai2 “Virus”, per il reato di diffamazione nei confronti di Coop Italia.
La sentenza di primo grado condanna i due imputati a una multa e al risarcimento delle spese legali, mentre il risarcimento dei danni sarà da determinare in sede civile. L’origine della denuncia è una puntata di “Virus” del dicembre 2014 in cui l’indagine su “Mafia Capitale” è stata accostata alla messa in onda del marchio Coop e dello spot pubblicitario “La Coop sei tu”.
«Abbiamo accolto positivamente la decisione del Tribunale di Roma. Ci è sembrata fin dall’inizio doverosa la denuncia di fronte a un accostamento tendenzioso e lesivo della reputazione del nostro marchio – sottolinea Marco Pedroni, presidente di Coop Italia – Ora spettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza che saranno depositate nei prossimi 60 giorni».
Il tribunale di Roma dà ragione a Coop: diffamata da conduttore e giornalista di “Virus” di Rai 2

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