L’Expo 2015 di Milano si avvicina con il suo tam tam sempre più intenso fatto di opportunità e occasioni di visibilità e rilancio del nostro paese.
Per convincere anche i più “expo-scettici”, che pure non mancano, si infittiscono le uscite pubblicitarie con la voce di Antonio Albanese e sale la febbre per un evento che sarà, comunque, una straordinaria vetrina del cibo made in Italy nel mondo. Ma non solo: un palcoscenico per riflessioni e “fughe in avanti” su un tema fortemente dibattuto, quello dell’alimentazione e della sua sostenibilità nonché delle sue tante implicazioni, dalle origini delle filiere alla sicurezza del consumatore, dalla valorizzazione dei produttori alla tutela dei territori e dell’ambiente, dalle soluzioni tecnologiche più innovative alla filosofia che presiede all’esperienza stessa di acquisto. Il problema numero uno, però, che non potrà essere eluso nel 2050 – anno in cui si proiettano idee e riflessioni dell’Expo – sarà quello di sfamare due miliardi almeno di persone in più sulla Terra oltre ad immaginare come sarà un punto vendita, stante la crisi dei consumi e i cambiamenti nelle abitudini di acquisto.
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” – questo il titolo dell’esposizione universale – avrà come “premium partner” Coop, alla quale è stato affidato un padiglione tra i più importanti e attesi in questa ottica (in tutto ce ne sono un centinaio, solo il vialone centrale è lungo tre chilometri!), nel cuore di una delle cinque aree tematiche presenti nel sito espositivo: il Future Food District, il distretto del cibo del futuro. È qui che vedremo, o meglio saremo coinvolti come parte attiva nel Supermercato del Futuro che Coop sta co-progettando (siamo entrati nella fase realizzativa) con il famoso MIT, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, e in particolare con il Senseable City Lab, il laboratorio diretto da Carlo Ratti che è considerato uno dei primi “visionari” al mondo esperti in “smart cities” (città intelligenti).
Prodotti “trasparenti” “Nel futuro Coop immagina un supermercato trasparente – spiega Alessandro Mazzoli, direttore Commerciale di Coop Italia – dove il cittadino saprà tutto quello che c’è dietro un prodotto: origini, proprietà, qualità, salubrità, lavorazioni. Un luogo ricco di informazioni e interattività dove sarà possibile fare scelte di acquisto a un alto grado di consapevolezza. La trasparenza e la tracciabilità dei prodotti saranno il filone principale, non certo il solo. Il visitatore si troverà immerso in uno spazio in cui riceverà stimoli continui, dove il cibo potrà essere scelto in funzione della sua origine, del suo apporto calorico e di altre caratteristiche. Cambierà anche il modo di esporlo: non più su scaffalature, ma su banchi inclinati simili a quelli dei mercati tradizionali di una volta. Pensiamo a una valley, a una “vallata” di prodotti. Attorno sostano piacevolmente crocchi di persone che s’informano prima di scegliere. Insomma, in futuro ci piacerebbe che si tornasse in qualche modo alle origini…”
Questa scelta assieme alle altre sta definendo i contorni del “Supermarket del Futuro” che vedremo in mostra a Expo. Un mix di elementi studiati ad arte. Su un’area di vendita di 1.500 metri quadrati la spesa si farà con l’ausilio di videowall, schermi tattili e display che ci parlano di ogni prodotto e della sua storia, di “carbon footprint” (l’impronta del carbonio), del consumo energetico necessario ai processi produttivi e di altro ancora.
Un paesaggio orizzontale La tecnologia avrà un ruolo importante ma strumentale, non da protagonista assoluta. Il personale non scomparirà, tanto per capirci, e nemmeno le casse. Non vedremo i carrelli, a Expo 2015, solo perché nel padiglione Coop – dove sono attesi 25.000 visitatori al giorno – intralcerebbero gli spostamenti. Mazzoli ritorna sul concetto che gli sta più a cuore e svela intanto lentamente le sue carte. “Il supermercato del futuro sarà, come lo erano i mercati tradizionali, un luogo di socialità vera: spazi di incontro, di scambio di informazioni e di esperienze e quindi di crescita del cittadino, che solo in alcuni momenti, se ci pensiamo bene, diventa consumatore. Al centro ci sarà un paesaggio ordinato di prodotti in cui vengono eliminate le barriere verticali proprio per favorire la relazione fra prodotti e persone, fra persone e persone, fra persone e fornitori”.
In questo paesaggio i visitatori incontreranno i fornitori fisicamente o virtualmente, in video, lungo il percorso di acquisto. Produttori locali o player nazionali, che avranno un rapporto “disintermediato”, cioè più diretto, con il consumatore con l’obiettivo di valorizzare alla massima potenza l’eccellenza della produzione agro-alimentare italiana.
Concorreranno allo scopo iniziative collegate tra cui degustazioni, servizi di consulenza e corsi, che già adesso Coop promuove nei suoi punti vendita per sostenere corrette abitudini alimentari e sensibilizzare l’opinione pubblica a un consumo consapevole. È il modello cooperativo che ritorna come tratto distintivo, per dare un’impronta e un sapore riconoscibili anche al supermercato del XXI secolo.
Tu mi provochi... In questo progetto la disposizione dei reparti viene “guidata” dalle filiere merceologiche. Nelle suggestioni che vedremo all’Expo sotto forma di assortimento semplificato, il concetto è stato ripreso e così vedremo ogni filiera al completo, dalla materia prima al prodotto trasformato che sta in coda al processo. Dalle farine fino alle paste, dai cereali alla birra, dalla frutta al vino e così via.
Spazio sarà dato anche ai prodotti a marchio Coop, alle marche private, alle esperienze equosolidali e cooperative e ad alcune “provocazioni”, ancora in fase di studio, come il cosiddetto “cibo del futuro” a base di alghe o insetti che, essendo ricchi di proteine, potrebbero essere utili come già lo sono in alcuni paesi, nella lotta che si farà più dura alla fame nel mondo.
Forti riduzioni per i soci Coop Entro Natale si prevede l’avvio delle vendite dei biglietti per Expo 2015, biglietti che saranno progressivamente disponibili presso i punti vendita delle cooperative con forti sconti riservati ai soci Coop. Sarà possibile anche l’acquisto da casa collegandosi ai siti www.e-coop.it o www.cooponline.it
dicembre 2014