Entro fine anno
“Due nuovi farmaci a marchio Coop”
Sono in arrivo nuovi farmaci a marchio Coop, dopo quelli già presenti sul mercato cioè l’acido acetilsalicilico e il paracetamolo. “Entro la fine dell’anno almeno altre due specialità – spiega Vincenzo Santaniello, direttore qualità e sviluppo di Coop Italia – ma è ancora prematuro riuscire a essere più precisi. Ci stiamo lavorando”. Quel che è certo è che la famiglia s’allargherà, nel tentativo di introdurre nuove occasioni di risparmio per gli utenti dei corner, visto che – come ha dichiarato lo stesso Santaniello (nell’articolo contenuto in queste stesse pagine) – “è stato proprio sui prodotti a marchio che siamo riusciti a intervenire nella struttura stessa del mercato e a originare maggiori risparmi per chi ha preferito il nostro generico ad altri. Questo perché è tutta la filiera produttiva che costa almeno tre volte di meno”.
Per quanto riguarda il numero dei corner Coop Salute, invece, non ci sono in programma nuove aperture. O meglio: Coop valuterà nuove aperture, qualora venissero aperti nuovi ipermercati. “Anche perché – spiega ancora Santaniello – il corner Salute, per le sue caratteristiche, non può non avere una dimensione che sia tra i 20 e i 50 metri quadrati. Dunque può essere posizionato solo all’interno di un ipermercato o in un grande supermercato. In un supermercato di piccole dimensioni saremmo costretti a togliere altre merci per fare spazio ai farmaci”. Lo stesso concetto è espresso anche dalla ricerca “La distribuzione dei farmaci in Italia”: “I corner della Gdo, a motivo essenzialmente delle elevate dimensioni minime efficienti dei costi di esercizio fissi e in particolare di quelli riguardanti la presenza fisica di almeno un farmacista abilitato ed iscritto all'albo professionale in ciascuno di essi (considerando i loro orari di apertura e i turni del personale, almeno tre farmacisti per ogni corner), sono inseriti solo in unità di vendita con un'elevata attrattività a largo raggio, ossia, nella stragrande maggioranza dei casi, in ipermercati, che operano come magneti di attrazione nell'ambito di centri commerciali. Ciò spiega sia il loro numero, relativamente limitato, sia la loro dislocazione territoriale, nella quale prevalgono le aree periferiche delle città di media e grande dimensione dell'Italia settentrionale e centrale”.