Mondo Coop

Dall’India il tè solidal Coop: cosa c’è dietro

Donna_India_te.jpgTra i tanti casi che si potrebbero descrivere relativi al commercio equo, ci pare particolarmente significativo quello legato al tè Solidal Coop. Intanto perché lo sbocco di questo progetto è che buona parte dei tè Coop (dall’English breakfast all’Earl grey, dal tè verde a quello alla pesca e al limone, oltre ai deteinati) fanno ora parte della linea Solidal, con una scelta importante di promozione di questo marchio.

Tutti questi tè nascono nella piantagione Korakundah Tea Estate, situata nei Monti delle Nilgiri nell’India del Sud sopra i 2.000 metri. L’altitudine rallenta la crescita della pianta e arricchisce la percezione fruttata e l’aroma floreale dell’infuso. I raccolti, a queste altezze, sono inferiori, motivo per cui il Tè Solidal Coop rientra in una fascia di tè di qualità più pregiata. In più la coltivazione e la successiva lavorazione seguono i principi dell’agricoltura biologica, che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e vieta l’aggiunta di aromi artificiali.

Dunque è chiaro che parliamo di prodotti di qualità in grado di reggere ottimamente il confronto sul mercato anche se costano mediamente tra il 35 e il 50% in meno rispetto ad altre marche leader.

Ma se il tè che sorseggiamo è ottimo, cosa significa invece per le comunità locali dell’India poter accedere alla certificazione Fairtrade?.

Intanto c’è un prezzo minimo garantito e non sottocosto (come invece a volte avviene in mercati dove vale solo la legge del prezzo più basso); in più c’è una durata garantita della relazione commerciale e non ci si basa su acquisti temporanei. Poi c’è l’impegno verso la comunità che prevede il coinvolgimento diretto dei lavoratori nell’azienda attraverso un comitato (Joint Body), eletto democraticamente, che gestisce l’utilizzo delle risorse da investire in progetti sociali, sanitari e di sviluppo.

The_solidal.jpgSono poi vietati il lavoro forzato e il lavoro minorile di bambini sotto i 15 anni. I ragazzi di età superiore ai 15 anni non possono lavorare se ciò può compromettere la loro salute o l’istruzione.
I lavoratori hanno il diritto di costituire o aderire a un sindacato indipendente, eleggere i propri rappresentanti e sviluppare i propri programmi.

Gli stipendi devono essere pari o superiori alla media regionale o al salario minimo in vigore. Devono essere stabilite le misure di salute e sicurezza al fine di evitare infortuni sul lavoro. Sono previste vaccinazioni collettive di tutti i lavoratori e di tutte le loro famiglie per il virus dell’epatite B e del tifo. È garantita la pensione a tutti coloro che hanno completato i 30 anni di servizio.

Poi c’è stato l’acquisto di un autobus scolastico per il servizio di trasporto dei bambini in età scolare dei villaggi vicini, la costruzione di laboratori di Chimica, Biologia e Fisica per le scuole superiori e la costruzione della casa di accoglienza per bambini indigenti e lontani da casa. Per garantire a bambini e ragazzi di studiare informatica ed avere un accesso alla rete Internet sono stati acquistati 12 computers. Infine viene garantito l’approvvigionamento di gas per cucinare a tutti i lavoratori.

È chiaro che anche piccole cose possono risultare molto importanti, specie laddove manca quasi tutto. Ma il bello dell’utilizzare prodotti Solidal Coop e Fairtrade sta proprio nel sapere che il nostro acquisto, nel suo piccolo, ha una valenza concreta che migliora la vita di tante persone.

ottobre 2014

 

 

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