Il 5 marzo 2020 il presidente dell’Organizzazione mondiale della sanità, dottor Tedros Adnhanom Ghebreyesus, ha pronunciato una frase che fino ad allora avevamo sentito solo nei disaster-movie hollywoodiani: «Questa non è un’esercitazione». E tutti ci siamo trovati a far fronte a situazioni mai vissute prima.
Nei momenti più difficili essere una cooperativa di consumatori fa la differenza Anche Coop Alleanza 3.0 si è trovata, come tutti, di fronte a una situazione inedita: una emergenza sanitaria senza precedenti che sta trasformando le nostre abitudini. «In questo momento così particolare – spiega il presidente Adriano Turrini – abbiamo sentito forte la responsabilità di essere una Cooperativa di consumatori e di sostenere i nostri soci, i nostri dipendenti e le nostre comunità al fianco delle istituzioni. In tutte queste settimane – sottolinea Turrini – la Cooperativa non solo non si è mai fermata, essendo impegnata a fornire un servizio essenziale, ma ha riconfermato il proprio ruolo mettendo tutto l’impegno nel dare la possibilità a soci e clienti di fare la spesa in sicurezza; nel calmierare i prezzi e per prevenire ogni speculazione e sostenere i produttori; nello svolgere un ruolo di coesione sociale moltiplicando l’attenzione alle persone più fragili; nel riconoscere il ruolo cruciale che, in questo momento, svolge il nostro personale che opera ‘in prima linea’ nei negozi».
Gestione dell’emergenza Nel susseguirsi di provvedimenti governativi con misure urgenti e sempre più restrittive, la Cooperativa ha spesso anticipato e aggiunto iniziative proprie, oltre che ovviamente rispettare le normative. Non appena le ha avute a disposizione, ha dotato il personale di mascherine, guanti, gel disinfettanti, pannelli protettivi in plexiglass alle casse, ai banchi delle parafarmacie e ai punti di ascolto. Si è organizzata sin da subito per far rispettare la distanza minima di un metro, sia nel fare la fila che la spesa, e per contingentare gli ingressi.
Non sono state e non sono giornate semplici per nessuno nella filiera. Le pur comprensibili reazioni di paura della popolazione, che in alcune giornate sono sfociate in accaparramenti, soprattutto nella fase iniziale, hanno messo a dura prova in alcuni momenti il sistema di approvvigionamento delle merci che ha dovuto lavorare incessantemente per rifornire gli scaffali e poi riorganizzarsi per rispondere a nuove e inedite abitudini di spesa.
«I nostri magazzini sono rimasti sempre adeguatamente forniti –ricorda Turrini – ma anche la logistica ha dovuto impegnarsi su ritmi straordinari, migliorando la propria efficienza».
Indicazioni per fare la spesa In pochi giorni è cambiato radicalmente il modo di fare la spesa: nella situazione di emergenza da epidemia è meglio andare il meno possibile al supermercato, per evitare affollamenti. Per farlo occorre organizzare una lista ben fatta pensando anche agli spazi a disposizione per conservare il cibo, soprattutto quello fresco.
Numerosi cartelli con le regole da seguire per ottemperare alle normative sono stati affissi sin da subito nei negozi della Cooperativa, così come le strisce adesive distanziatrici per terra per agevolare l’osservanza della distanza minima di un metro.
In collaborazione con le altre cooperative del sistema Coop, Coop Alleanza 3.0 ha preparato e diffuso il vademecum “20 regole per una spesa che tuteli la salute di tutti”, tradotto in dieci lingue (vedi pagina 4 di Consumatori) con i consigli utili prima di partire da casa, nel punto vendita e anche dopo aver fatto la spesa.
I soci di Coop Alleanza 3.0 hanno osservato queste regole, come spiega Turrini: «Già intorno al 20 marzo abbiamo registrato un calo delle presenze rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, con un incremento della spesa media. Questo ci mostra che i nostri soci hanno iniziato sin dai primi giorni ad organizzarsi per fare la spesa più raramente acquistando prodotti in grado di coprire diversi giorni.”
Dal 24 marzo, inoltre, gli operatori sanitari, i volontari della Protezione civile e i volontari che partecipano al progetto “L’unione fa la spesa” possono usufruire di un ingresso prioritario ai negozi, per agevolare le persone che dopo il lavoro a sostegno dei malati di Covid-19 hanno meno tempo per fare la spesa.
La Cooperativa per i soci Coerente con il proprio impegno di tutela del potere d’acquisto delle famiglie e al fianco del tessuto produttivo italiano, tanto più in questo periodo di emergenza, Coop Alleanza 3.0 ha deciso di bloccare per 2 mesi (fino al 31 maggio prossimo) i prezzi di tutti i prodotti confezionati industriali, sia a marchio Coop che di tutte le altre marche. Una misura a tutela anche dei produttori e degli allevatori italiani nel momento eccezionale che stiamo vivendo, con un’azione coordinata sia a monte, verso i fornitori, che a valle, verso i consumatori, per garantire la stabilità dei prezzi e delle remunerazioni dei diversi attori della filiera.
Oltre a questo, la Cooperativa assicura la massima convenienza su un vasto paniere di prodotti a marchio Coop per la spesa di tutti i giorni. Molti di questi prodotti dal 14 aprile sono esposti in modo privilegiato nei punti vendita per facilitare e abbreviare il tempo di spesa, organizzati in 5 “kit”: “prodotti base” composto da pasta, riso, conserve di pomodoro, conserve di pesce e di carne, legumi, acqua e condimenti pronti; “prima colazione” con biscotti, caffè e cereali; “ingredienti base” con farina, olio d’oliva, insaporitori; ”disinfezione di superfici e tessuti” e il kit per l’igiene della persona con salviette, fazzoletti e sapone liquido.
La Cooperativa per la comunità Sono numerose le iniziative messe in campo da Coop Alleanza 3.0 per le persone più fragili. Per gli anziani e le persone che non possono uscire neanche per andare nei negozi ad acquistare i prodotti di prima necessità, è partita il 21 marzo “L’unione fa la spesa”, l’attività di consegna gratuita a domicilio realizzata dai volontari delle associazioni territoriali in coordinamento con i Comuni.
All’uscita del DPCM del 30 marzo, con il quale il Governo ha destinato ai Comuni 400 milioni da usare per la spesa di beni di prima necessità per le famiglie e le persone con difficoltà economiche, Coop Alleanza 3.0 ha risposto senza indugi aggiungendo uno sconto del 10% . Ma non si è limitata a questo.
Per il periodo dell’emergenza, ha deciso di destinare l’intero 1% dei ricavi delle vendite dei prodotti Coop, nell’ambito dell’iniziativa “1 per tutti 4 per te”, a un fondo emergenza Coronavirus. Il fondo sosterrà tutte le azioni in ambito sanitario, economico e sociale per rispondere alle emergenze e per favorire la ripartenza dell’economia del Paese. Anche i soci possono contribuire a questo fondo, scegliendo di donare il proprio sconto 4 per te accumulato con l’acquisto di prodotti Coop. I soci e i clienti, inoltre, possono donare il valore “di un piatto di pasta” o “di un pasto completo” equivalente a 1 o 5 euro, mentre i soci possono donare anche i punti (100 oppure 500), semplicemente manifestando la disponibilità a fare la donazione direttamente alla cassa. L’iniziativa “Dona la spesa” prosegue quindi anche in questo periodo di emergenza in cui le raccolte fisiche di prodotti con la presenza di volontari delle associazioni sono sospese. Coop Alleanza 3.0 raccoglierà le donazioni di soci e clienti e periodicamente le metterà a disposizione delle associazioni del territorio.
Infine il sistema Coop (cioè Coop Alleanza 3.0 unita a tutte le singole cooperative) ha donato alla protezione civile circa 3 milioni di euro, una parte in dotazioni di ausili paramedici.
Il pensiero al futuro Ma è già tempo di pensare al dopo, per non arrivare impreparati. «Sono certo che presto usciremo da questa inedita emergenza che tutti noi affrontiamo per la prima volta», conclude Turrini. «Ne usciremo molto diversi, credo migliori. La Cooperativa sta facendo la sua parte esercitando il ruolo che le compete nella difesa del potere d’acquisto dei soci e della correttezza con i fornitori nei rapporti di filiera, così come per la coesione sociale e nella protezione dei dipendenti. Sono certo che questa occasione difficile faccia risaltare la funzione sociale che abbiamo e che sempre più avremo nel prossimo futuro, che vogliamo costruire migliore, più solidale e attento alle persone».
12 Commenti. Nuovo commento
Vorrei sapere se state trovando una soluzione di accordo con le varie amministrazioni comunali per tutti quei soci che non possono più fare la spesa in quanto l’ipermercato risiede in un comune periferico alla città. Considerando che in genere un ipermercato non serve solo il comune dove è ubicato ma soprattutto la città.
Grazie per l’attenzione.
Ciao Dario, purtroppo Coop non può eccepire alle ordinanze regionali.
Magnifica idea!! Aiutare sempre il PROSSIMO!!
Complimenti per la chiarezza, per la predisposizione di dispositivi per i lavoratori, per l’impegno sociale sul territorio locale e nazionale, e per il contenimento dei prezzi….. Tutto questo distingue Coop
Cercherò di diffondere il comunicato perché sono in molti a non sapere.
#FacciamoInModoCheTuttoVadaBene
Maria Grazia Manzoli
Per evitare lunghe file e assembramento con ore di attesa, si potrebbe fare la spesa un giorno le donne e un’altro gli uomini. O un’altra soluzione.
Ci sono anche i meno fragili che farebbero la spesa, anche pagando, con consegna a domicilio. Esiste un catalogo, perchè non utilizzarlo per spesa via web tipo Amazon? Noi saremmo disponibili a far recapitare spee a nostro carico anche ad amici non in grado di chiamare o gestirsi per la spesa. Potremmo pagare con il conto soci. Le idee sarebbero tante senza troppi salamelecchi per far circolare meno gente e la pubblicità capillare ne guadagnerebbe.
Grazie a Coop alleanza 3.0.
Fiera di essere socia da oltre trent’anni!!!
Nell’articolo non si fa menzione del problema EasyCoop. Da oltre un mese e per oltre un mese non ci sono date disponibili per le consegne della spesa online. In un momento così particolare capisco che non fossero preparati a tanti ordini da consegnare ma a noi soci consumatori, che ne avremmo bisogno per vari motivi, sembra un po’ una presa in giro. Possibile che non si riesca ad aprire le date di consegna nemmeno con scadenza tra un mese ?
Vorrei che mi confermaste la possibilità di ricevere la spesa al proprio domicilio . Il richiedente ha 72 anni con qualche difficoltà a recarsi al vostro supermercato. Sono socio da diversi anni
Ciao Francesco Paolo, dovresti rinvolgerti al tuo comune che ha gli elenchi delle persone da assistere con spesa a domicilio. Coop e Protezione civile si basano su questi elenchi.
Bravi!
Buonasera, vorrei sottolineare che le mascherine chirurgiche che fornite (forse) al personale alle casse NON tutela i lavoratori, ma i clienti
Allo stesso tempo le mascherine FFP2 e FFP3 CON valvola tutela il lavoratore e non il cliente…
Quindi, da buon datore di lavoro, e cooperativa che tiene alla clientela, bisognerebbe fornire TUTTI di mascherine chirurgiche, così ci proteggiamo a vicenda
Se poi qualcuno possiede FFP2 o FFP3 SENZA VALVOLA, ancora meglio.
Le caratteristiche delle mascherine si trovano facilmente sui siti specifici
Grazie dell’attenzione
Manuela Groppi
Infermiera AOU PARMA