Ecco arrivata la Coopchain! Avevamo anticipato a giugno 2018 che, per l’importanza valoriale e commerciale della filiera delle uova, questo fosse l’ambito ideale per sperimentare la raccolta e il trasferimento delle informazioni relative alla filiera stessa sulla blockchain che garantisce sicurezza e immutabilità dei dati. Blockchain è una soluzione rivoluzionaria perché capace di rendere affidabili, rapidi, trasparenti, sicuri e univoci i processi che collegano tutti gli attori di una filiera produttiva. Gli esempi concreti che si stanno sperimentando nel mondo sono già oggi molteplici. Ora dunque la CoopChain è una realtà per le Uova Vivi verde Coop (6 uova fresche biologiche): attraverso la lettura del QR code sulla confezione e digitando il codice specifico del lotto è possibile scoprire la storia del prodotto. Sarà possibile quindi, navigando su un sito dedicato (www.coopchain.coop.it), scoprirne di più su quello specifico lotto di uova a marchio Coop e sull’intera filiera.
Ma l’impegno di Coop, già molto prima della blockchain, è sempre stato importante. Le uova a marchio Coop vengono controllate durante tutta la filiera di produzione in modo da garantire al consumatore requisiti igienici e di sicurezza alimentare elevati.
Le uova a marchio Coop provengono da produttori tutti italiani: Eurovo, Nuova Coccodì e Aia, con 6 centri di confezionamento situati in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Gli allevamenti e gli svezzatoi coinvolti sono 37 e si trovano nelle vicinanze dei centri di imballaggio: i controlli avvengono sin dalla nascita del pulcino. Il mangime, tutto vegetale, proviene da soli 6 mangimifici, in modo da controllare maggiormente gli approvvigionamenti per garantire l’assenza di Ogm, coloranti sintetici, proteine e grassi animali.
Le uova sono certificate fin dal 2003 sia per le caratteristiche del mangime, sia per il controllo della filiera e oggi anche per l’assenza di uso di antibiotici. Le uova a marchio Coop sono prodotte da galline esclusivamente nate e allevate in Italia e non provengono mai da allevamenti in gabbia per un maggior benessere animale. Questi requisiti sono inseriti nei contratti e nei rigorosi capitolati tecnici sottoscritti con i fornitori. Da maggio 2019 anche tutti gli ovoprodotti utilizzati come ingredienti nei prodotti a marchio Coop proverranno da galline non allevate in gabbia.
Quanto alle uova della linea Origine Coop prevedono:
1. Il colore più chiaro del tuorlo è dovuto all’alimentazione delle galline esclusivamente vegetale;
2. La specifica alimentazione delle galline prevede l’esclusione degli Ogm;
3. Accurata selezione degli allevamenti con conoscenza e controllo di tutta la filiera, dal pulcino alla vendita;
4. Galline allevate senza uso di antibiotici.
Tutta la filiera delle uova a marchio Coop è certificata da due enti terzi indipendenti (Csqa e Ccpb).
Oltre a quanto previsto dai piani di autocontrollo dei fornitori, i controlli di Coop prevedono anche analisi e audit presso tutte le aziende che intervengono nella filiera (svezzatoi, allevamenti, mangimifici, centri di imballaggio). Oggi la filiera delle uova a marchio Coop coinvolge complessivamente 2 milioni di galline per oltre 200 milioni di uova prodotte all’anno.