Coloranti (e Cole): Coop non li usa dagli anni '70
Ho letto che lo Stato della California è intervenuto a proposito dei coloranti usati per bevande tipo Coca Cola e Pepsi. È vero? E Coop che scelte ha fatto sulla sua Cola?
Maria Pia Rovinetti – La Spezia
Risponde Claudio Mazzini
Resposabile Sostenibilità Innovazione e Valori di Coop Italia
Sì è vero, qualche giorno fa lo Stato della California ha inserito il 4-Mei, un ingrediente del caramello artificiale usato per ottenere il colore marrone di molte bevande gassate, nella lista delle sostanze potenzialmente cancerogene.
Pertanto a seguito di questa decisione i due colossi delle famose bibite gassate, hanno deciso di ridurre la percentuale di tale ingrediente a scapito del colore che sarà necessariamente un po' più pallido.
Già lo scorso anno il Center for Science in the Pubblic Interest, aveva reso noto come il 4-Mei poteva rappresentare un pericolo per la salute, ed ha fatto richiesta alla FDA (l’ente americano per la tutela della salute) di bandire i coloranti sintetici a base di ammoniaca. Infatti, a differenza del caramello che si può fare a casa sciogliendo lo zucchero in un tegame, il caramello che dà il colore scuro caratteristico di molte bibite è ottenuto con una reazione tra zucchero, ammoniaca e solfiti ad alta temperatura e pressione. Questa notizia però non è che l’ultima in ordine di tempo, infatti da anni su molti coloranti, pur ammessi dalle diverse normative, sono emersi dubbi o evidenze scientifiche relative a possibili rischi di allergie/intolleranze, mutamenti comportamentali nei bambini, ed in alcuni studi addirittura potenziali rischi di tossicità.
Questo problema non tocca minimamente i prodotti a marchio Coop per i quali, fin dagli anni '70, si è scelto il divieto assoluto di utilizzo di tutti i coloranti nei prodotti alimentari a proprio marchio. Quindi nella Cola Coop il colore è determinato esclusivamente da estratti naturali.
La decisione di non utilizzare coloranti non comporta banalmente un semplice “non impiego” ma un lavoro di ricerca e sviluppo. È evidente che rinunciare all’uso dei coloranti in prodotti per i quali il consumatore è abituato ad avere un riferimento “più vivace” comporta la necessità di uno studio della formulazione che riesca a garantire un prodotto ugualmente gradevole.
Nel caso ad esempio della Cola a marchio Coop il colore è ottenuto grazie alla presenza di estratto di malto ingrediente naturale che si ottiene dalla tostatura dell’orzo. Inoltre la produzione deve seguire procedure precise sia a livello di reperimento delle materie prime sia a livello produttivo per evitare contaminazioni.
In Coop è vietato altresì l’utilizzo di coloranti sintetici nell’alimentazione degli animali destinati a fornire prodotti o ingredienti utilizzati per le produzioni a marchio come, per esempio, uova per il consumo fresco o gli ovoprodotti per la pasta all’uovo. I colori dei prodotti Coop saranno forse meno “vivaci”… ma lo saranno naturalmente!