È la seconda estate di pandemia e tra le figure più utili e innovative per la sicurezza, in tema di vacanze, c’è il supervisore Covid. «È una figura – spiega Massimo Zanon, direttore commerciale di Bluserena, tour operator con 13 strutture di proprietà o in gestione principalmente dislocate nel Sud e Centro Italia – che nei villaggi è deputato a far rispettare le regole sia da parte nostra che del cliente. Ha un ruolo importante, a stretto contatto con la direzione». Lo scorso anno Bluserena è stato il primo gruppo di vacanze in Italia a validare i protocolli anti Covid-19 con la certificazione Safe Guard di Bureau Veritas.
«Quest’anno i protocolli sono stati ulteriormente migliorati», prosegue Zanon. «Qualche esempio? Il tavolo in condivisione con gli ospiti adesso è riservato alla famiglia e la distanza tra uno e l’altro è di due metri. Anche il distanziamento minimo tra gli ombrelloni è aumentato». Farete particolari controlli o richiederete certificati? «Faremo i normali controlli all’arrivo e durante la settimana: non possiamo limitare troppo le persone, che comunque nel 2020 in generale si sono comportate bene».
Cambia l’osservatorio ma rimane il filtro, perché la sicurezza anche per TH Resorts, uno dei primi gruppi alberghieri in Italia, con 40 anni alle spalle di ospitalità, passa attraverso un “care manager Covid” che opera in ognuna delle 31 strutture amministrate, tra villaggi e hotel. Con il dovuto garbo, sovrintende al rispetto di tutti i parametri «evitando di trasformare la vacanza in un ospedale: ospitality, non hospital», sottolinea Stefano Simei, il direttore commerciale. «Lo scorso anno abbiamo chiuso la stagione con zero casi di Covid senza però snaturare servizio e accoglienza. Quest’anno come sarà? Siamo in attesa delle direttive della Conferenza delle Regioni. Abbiamo intanto digitalizzato l’ingresso negli alberghi, i buffet sono assistiti e con paratie in vetro, mascherine nei posti chiusi, distanziamenti in spiaggia e contingentamento in piscina, con prenotazioni tramite app estese agli sport consentiti. Non apriamo, inoltre, tutte le camere disponibili in modo da ridurre i rischi anche per il personale».
Previsioni per l’annata turistica? «Complicatissimo farle», risponde Zanon. «Ci aspettiamo comunque una stagione simile all’ultima, che partirà in ritardo ma con numeri interessanti». «La mia sensazione – conclude Simei – è che possa essere migliore. Dagli indicatori che abbiamo traspare l’esigenza di riprendersi la vita in mano. Una grande voglia di fare vacanza, se ci saranno le dovute condizioni, riappropriandosi della semplicità».