Vacanze a tavola
L’alimentazione in estate per i ragazzi, ne parliamo con la dottoressa Margherita Caroli, membro del comitato scientifico della linea club 4-10 creata da coop
Estate uguale vacanza. E per i bambini, come per i grandi, le vacanze sono trasgressione, anche a tavola. Questo un po’ per il caldo che cambia le esigenze e le richieste del corpo, un po’ proprio per il clima vacanziero e l’allentarsi di orari e obblighi. Ne parliamo con la dottoressa Margherita Caroli, pediatra e specialista in Scienze dell’alimentazione, dottore di ricerca in nutrizione dell’età evolutiva.
“L’estate in genere riduce il bisogno di cibo mentre aumenta il bisogno di acqua e quindi il rifiuto del cibo va meno contrastato dell’eccessiva assunzione. I ragazzi che hanno meno voglia di mangiare si avvantaggeranno di piatti freddi come insalate di pasta o di riso che possono ben costituire un pasto completo a cui aggiungere solo un po’ di frutta. Ai ragazzi che tendono a mangiare troppo invece sarà bene far trovare a casa verdure grigliate o ortaggi crudi e molta frutta. Una cosa da far sparire da casa sono le bevande zuccherate come il tè o i succhi di frutta che non dissetano bene come l’acqua e sono invece molto ricche di zucchero inutile”.
L’estate può essere il momento buono per aiutare i bambini ad apprezzare frutta e verdura fresche, abbondanti in questo periodo, che se proposte con piccole astuzie possono diventare gradite anche ai più riluttanti. Succede però di ricevere ripetuti no e anche chi è una brava e fantasiosa cuoca può trovarsi in ambasce davanti ai continui rifiuti di un bambino.
Come combattere i ripetuti no a frutta e verdura dottoressa?
“Semplicemente ripetendo l’offerta di frutta e verdura senza rassegnarsi. A mangiare si impara come si imparano le tabelline: ripetendo le stesse cosa in ambiente positivo. Uno dei principali fattori della scelta degli alimenti in età pediatrica è proprio la familiarità che i bambini hanno con i cibi. Uno degli errori che compiono le mamme è quello di offrire ai figli gli alimenti a cui sono abituati invece di stimolare la curiosità verso quelli meno graditi. Si stabilisce così una specie di circuito vizioso per cui ad un bambino più piace un alimento, più questo gli viene proposto e più ancora viene gradito e scelto, mentre quelli meno graditi meno vengono offerti e sempre meno verranno scelti autonomamente dal bambino”.
Ma qualche deroga vacanziera a orari e precetti è però tollerata?
“Ma certo! Gli orari dei pasti non sono parte della Bibbia! E se ci si trova sulla spiaggia vanno bene degli spuntini invece del pranzo completo. Anche la cena può essere ritardata se la famiglia è fuori, in fondo non è necessario alzarsi alle 7 come si fa d’inverno…”
Dottoressa Caroli, lei fa parte del Comitato scientifico per il mondo Club 4-10, quali sono le scelte che caratterizzano la linea di prodotti coop?
“La linea coop è caratterizzata da una scelta di salute e di rispetto per i bambini e per i consumatori in genere. È stato ridotto il contenuto di sale e zucchero; i grassi saturi provenienti dai grassi tropicali come olio di cocco e palma sono stati eliminati, mentre è stato aumentato il contenuto di fibra. L’aspetto più importante comunque, è quello rappresentato dal miglioramento di tuttala linea di prodotti, salutare ed economica, perché la salute ha lo stesso valore per tutti”.
Anna Somenzi