All’origine dell’arte fotografica di Steve McCurry c’è un viaggio in Afghanistan, che si trovò ad attraversare clandestinamente poiché, al tempo della guerra contro la Russia, era interdetto ai visitatori occidentali. In quel viaggio, e nei suoi successivi, catturò con i suoi scatti culture e tradizioni, guerre e conflitti, ma sempre con l’elemento umano come fulcro del racconto.
Il punto più alto della sua arte è infatti il ritratto fotografico: celebre è quello dell’allora giovane ragazza Sharbat Gula, scattato in un campo profughi in Pakistan. L’immagine, pubblicata nel 1985 dal National Geographic, è divenuta simbolo del dramma della guerra in Afghanistan.
“Steve McCurry. Icons”, curata da Biba Giacchetti, presenta, per la prima volta nella regione veneta, una selezione di oltre 100 fotografie capace di fornire una completa rappresentazione del suo particolare stile e della sua visione estetica. Grazie alla sua spiccata sensibilità, McCurry svela la profonda somiglianza tra tutti gli individui sulla terra.
Steve McCurry. Icons
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
Fino al 13 febbraio 2022
Ingresso: 12 euro
www.artikaeventi.com