Sono le biciclette pieghevoli il fenomeno del momento. Come sulle strade, così nell’home fitness. Se nel tragitto casa-lavoro le due ruote richiudibili aiutano a non morire di traffico, in casa – dove sempre più persone si rintanano per via della crisi, tagliando magari le spese per la palestra ma senza rinunciare a una buona forma fisica – le “cyclette” pieghevoli risolvono i problemi di spazio.
Le chiamano X-bike per la loro forma a ics che, una volta piegate (agendo sul perno centrale) si trasforma in una “I”. E piacciono soprattutto ai più giovani. In Coop nell’ultimo biennio le vendite si sono quintuplicate. Se le cyclette (davanti a tapis roulant, panche, ellittiche, manubri, stepper, ecc.) si confermano le regine del fitness domestico, le bici compatte ne sono l’espressione più snella e allineata ai tempi che sono quelli del fai da te e della sobrietà.
Dalla loro hanno un prezzo contenuto ma soprattutto il fatto che, ad esercizio fisico ultimato, si possono facilmente archiviare appiattite come assi da stiro, evitando che da attrezzi sportivi le bici da camera a risposo si trasformino in… attaccapanni.
Indicate per un allenamento aerobico, le X-bike presentano caratteristiche di fluidità della pedalata assimilabili a quelle di una ciclocamera tradizionale leggera, cioè con massa volanica (volano + pedaliera) compresa tra i 2 e gli 8 chili. Stiamo parlando ovviamente di cyclette a frenata (o resistenza) magnetica, cioè a spinta, non delle sorelle maggiori, le elettromagnetiche, dotate di computer di bordo e programmi di allenamento, adatte a un utilizzo semi o professionale.
Particolarmente comoda e gradita nella fase della terza età (ma non solo) è la ciclocamera pieghevole in versione recumbent, ovvero orizzontale, con lo schienale e la sella più ampia e morbida: un modello adatto a chi soffre di problemi lombari perché facilita una corretta postura della schiena e lo scarico dello sforzo.
Di una cyclette, che sia orizzontale o verticale, va valutata attentamente la solidità, specie quando non si è più giovanissimi, e considerato lo spazio lasciato libero dal manubrio per la salita e la discesa.
Tradizionale, recumbent, pieghevole ma c’è anche la mini bike: sotto quest’ultima denominazione si cela un attrezzo molto soft, una pedaliera elettrica che si usa sfruttandone l’inerzia stando comodamente seduti o sdraiati sul divano davanti alla televisione.
Ben più impegnativa e costosa è la fit-bike, o spin-bike, ovvero la cyclette per fare lo spinning, consigliata solo agli sportivi abituati a compiere allenamenti anaerobici intensi (la tendenza fitness di quest’anno è proprio questa, bruciare molte calorie attraverso l”Interval training ad alta intensità”, l’Hiit). La fit-bike è dotata di un telaio molto più robusto con varie opzioni. Simula in tutto e per tutto la pedalata in strada con più livelli di difficoltà dei percorsi e di regolazione dell’opposizione allo sforzo muscolare.
Se poi per migliorare la propria forma fisica serve qualcosa di diverso, ad esempio una pedalata inversa, occorre una cyclette del tipo non one way, ma two ways bearing (rapporto avanti e indietro), con un volano più piccolo.
Claudio Strano (novembre 2013)
Le mani sul portafogli
Cyclette
– cyclette tradizionale: a partire da 90 euro in promozione
– X-bike: a partire dai 100 euro in promozione
– fit-bike: a partire dai 200 euro in promozione
– mini-bike: intorno ai 50 euro in promozione
Tapis roulant
– a partire da 130 euro in promozione il tappeto magnetico
– intorno ai 300 euro il tappeto elettrico con motore meno potente (400 euro se con l’inclinazione), dai 500 in su più potente
I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato