Cultura e tempo libero

Parma, lo spettacolo dei tredici castelli

Bardi_il_castello.jpgCastelli da sogno in provincia di Parma. Sono ben tredici i Castelli del Ducato che tra marzo ed aprile riaprono le loro porte al pubblico. Mete ideali per una gita fuoriporta con tutta la famiglia, per farsi incantare dalle antiche mura tra le quali, narrano le leggende, si celano ancora fantasmi. Il viaggio può iniziare dalla duecentesca Fortezza di Bardi (nella foto). Arroccata su una rupe è una delle strutture difensive più spettacolari della provincia e ospita il Museo della Civiltà Valligiana e un nuovo mini Museo della Flora, della Fauna e del Bracconaggio.
I visitatori possono visitare anche i camminamenti di ronda a strapiombo sulla vallata e il bastione dell’artiglieria.

Il Castello di Compiano, a pianta pentagonale irregolare con torri tonde, si trova sul crinale di un colle che domina il fiume Taro ed i collegamenti tra l’Emilia, la Toscana e la Liguria. Ospita la singolare mostra permanente Orizzonti Massonici, il nuovo Museo Enogastronomico, la collezione della Stanza della Marchesa e un elegante albergo.

Il Castello di Varano De Melegari, nella valle del Ceno, risale al 1208 ed è unico nel suo genere con tre delle quattro torri allineate sul lato che guarda verso il fiume, mentre il mastio si trova sullo spigolo nord, verso la strada, e l’ingresso è collocato su di un fianco della torre centrale. La visita  include la corte interna, il salone e lo scalone d’onore, i camminamenti di ronda, la prigione del Bentivoglio e le cucine.

Il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino è il più antico della provincia di Parma ed è ancora abitato. Situato in un suggestivo borgo medioevale sulle colline vicino a Salsomaggiore Terme, ospita l’esposizione permanente della maestosa tavola imbandita “alla russa” e conserva affreschi rappresentanti scene mitologiche e un prezioso soffitto del Quattrocento che narra le imprese araldiche e familiari dei Pallavicino.

La Rocca Sanvitale di Fontanellato è arredata ancora con mobili e suppellettili d’epoca ed è famosa per l’Affresco del Parmigianino nella Saletta di Diana e Atteone del 1524. Da vedere l’unica Camera Ottica ancora in funzione in Italia, creata per spiare i sudditi all’esterno del maniero.

La Rocca di Soragna è un’elegante dimora circondata da un bel giardino all’inglese, che si dice sia abitata dal fantasma di una marchesa. Nella Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense si organizzano anche visite guidate serali, con animazioni teatrali legate alla storia del maniero.

Nelle cantine del Castello di Roccabianca si trovano il Museo della Distilleria e le stanze di stagionatura dei Culatelli. L’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense è una roccaforte gentile affacciata sul Po, sede di un ristorante, delle più antiche cantine d’Italia per la stagionatura dei Culatelli e di un elegante albergo.

La Reggia di Colorno, dove visse Maria Luigia D’Austria, è la piccola Versailles del Parmense. Conta 400 sale, corti interne, un osservatorio astronomico e un grande giardino alla francese. La Rocca di Sala Baganza si trova sui primi colli dell’Appennino ed è sede di una mostra permanente di scultura, mentre il Castello di Montechiarugolo, che si dice abitato dal fantasma della Fata Bema, è un importante esempio di connubio tra architettura fortificata  e dimora signorile con sale affrescate. Il viaggio termina al Castello di Torrechiara, uno tra i più importanti esempi di architettura fortificata italiana, con  tre cerchia di mura e quattro torri angolari.

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