Non è detto che siano single. Magari programmano la vacanza sognata da una vita, in un luogo sperduto dove nessuno li accompagnerebbe volentieri o nel paesino dei nonni per ricostruire il proprio albero genealogico. Ma i viaggiatori “romantici” sono una minoranza.
Più spesso chi si avventura in solitaria lo fa per sfidare o ritrovare se stesso, nella speranza di ritornare cambiato. E ancora più spesso si tratta semplicemente di persone (8 volte su 10 sono donne) con una certa disponibilità di tempo ed economica, che condividono il viaggio con altre, sconosciute, per abbattere i costi salatissimi del supplemento camera singola. A mo’ di esempio, oltre 1.200 euro in più rispetto ai 4.500 euro che è il prezzo base di un tour negli Usa dell’ovest.
La destinazione Il più delle volte itinerari di lungo raggio mai provati prima, rispondono i tour operator con il polso della situazione: ad esempio una crociera o un “solo travel” in pullman, in Europa, che resta la meta prediletta, in Islanda o nelle Repubbliche Baltiche passando per i fiordi norvegesi. Seguono in classifica gli Stati Uniti/Canada e il Sud America, quindi l’Estremo Oriente e l’Australia. Una delle motivazioni più ricorrenti è «voglio vedere di più del mondo e non voglio aspettare gli altri». Alzi la mano chi non lo ha mai pensato, tacendolo il più delle volte.
Stiamo parlando di un trend da anni in ascesa, ricco di sfaccettature, ma soprattutto sdoganato rispetto al passato, quando viaggiare da soli era una sorta di tabù, sinonimo di solitudine o caratteri difficili. Le statistiche confermano che chi oggi esce di casa da solo, il 70% delle volte, in realtà, sceglie di aggregarsi a un tour organizzato (ed eterogeneo) con altre persone, verso destinazioni in cui non si sentirebbe sicuro di andare in completa autonomia. L’età media è superiore ai 55 anni, anche se ultimamente sta crescendo il numero dei quarantenni. I più giovani si dimostrano invece più propensi ai viaggi senza accompagnatore, ispirati dai tanti “travel blogger” che trovano in rete.
“Famolo” in gruppo Ma perché fare in gruppo questa esperienza personale? Il 66% sceglie un tour in compagnia per non doversi occupare di tutta la pianificazione e dei relativi dettagli. Sono persone mediamente con un livello alto di scolarizzazione (il 49% è laureato). Così dice una ricerca del sito specializzato solotravelerworld.com, realizzata tra il 2018 e il 2023 sulla comunità di viaggiatori di questo tipo. Più del 40% sceglie di farlo in gruppo perché alcune avventure sono disponibili solo se organizzate o perché si sente, così, più sicuro. Cresce l’interesse a riscoprire i luoghi in modo più autentico e meno standardizzato. Ma soprattutto piace poter scegliere il periodo migliore dell’anno in base ai propri impegni, se ancora si lavora, senza dover far combaciare le ferie con altri. Il mese preferito è ottobre, seguono settembre e maggio. Ma anche novembre sta salendo nelle richieste, specie verso l’emisfero Sud (Argentina, Australia, Indonesia) o dove ci sono ancora le mezze stagioni.
Weekend col supplemento. Qualche consiglio utile? Se è la prima volta, il modo migliore per viaggiare da soli è partecipare a un piccolo tour di gruppo, magari in un weekend, per sperimentare i pro e i contro della formula. Tra gli ostacoli che ogni “solo traveller” vorrebbe rimuovere c’è, come si accennava, l’azzeramento del supplemento camera singola (per l’80% del campione), che viene vissuto tanto in hotel quanto in crociera, come una tassa sulla libertà personale. Tra i “desiderata” anche un maggior impulso alla socializzazione (per il 30%) da ottenere, ad esempio, attraverso tavolate comuni nei ristoranti. Maggiori attenzioni al momento del welcome sarebbero, infine, gradite da chi mira a stare bene con se stesso, ma anche e soprattutto con gli altri.
Il viaggiatore informato: link che aiutano a partire
Comunità di chi ama viaggiare da solo e condividere destinazioni ed esperienze www.solotravelerworld.com
I “travel blogger” italiani più famosi www.travel365.it
Testimonianze e idee di viaggio di chi ha attraversato un periodo difficile della propria vita www.cntraveller.com