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Mostre: il genio di Pollock e i manifesti di Cuba

Il genio astratto di Pollock e c.
Pollock.jpgIl nome, “gli Irascibili” venne loro affibbiato dopo che nel 1950 avevano scritto una dura lettera di clamorosa protesta ai maggiori giornali statunitensi contro il Metropolitan Museum of Art a New York che aveva organizzato una mostra sull’arte americana di quegli anni senza includere nessun artista e neppure un quadro astratto. Ora invece sono una sessantina i capolavori di 18 pittori della Scuola di New York che Palazzo Reale di Milano mette in mostra, perché da allora quegli artisti sono diventati i protagonisti di una rivoluzione nell’arte che ha attraversato tutto il mondo. Il più influente tra di loro è stato sicuramente Jackson Pollock, ma accanto e con lui hanno lavorato e si sono affermati Rothko, de Kooning, Kline, e altri le cui opere si possono ora ammirare a Milano. La mostra è stata possibile grazie all’accordo con il Whitney Museum di New York, da cui i quadri provengono. Il più celebre è il “Number 27” di Jackson Pollock, un olio di 3 metri di lunghezza che raramente lascia la sua sede abituale di New York. 
Pollock e gli Irascibili
Palazzo Reale, Milano
Sino al 16 febbraio 2014
Ingresso: 11 euro, sconto soci 9,50 euro
Info: Info. Tel. 02-549113/0288453314, www.artpalazzoreale.it 

 

Cuba, manifesti della rivoluzione
Grafica_cuba.jpgCi sono tutti i colori e la ricerca grafica di Cuba nella mostra a Pordenone dei “carteles”, i manifesti che dopo la vittoria della Rivoluzione di Fidel Castro hanno invaso costantemente l’isola caraibica. È stato questo uno dei principali mezzi di comunicazione nei decenni di vita dell’esperimento cubano e si può vedere come vengono trattati temi diversi e come nel corso degli anni i “carteles” sono cambiati. Si possono osservare i manifesti più propriamente politici con le icone del Che Guevara e di Fidel, quelli che hanno animato le grandi campagne di alfabetizzazione dei primi anni, a quelli che hanno scandito la zafra della canna da zucchero, dalla nascita dei Comitati di difesa della Rivoluzione, all’eterno conflitto con i vicini Stati Uniti. Il rosso del Primo maggio e il rosso e il nero del fidelismo, i piccoli uomini col cappello da contadino che sfidano uno Zio Sam inutilmente minaccioso. Ma ci sono anche i manifesti del cinema, prodotti dall’Istituto cubano di industria e arte cinematografica (Icaic), il luogo politico e culturale più aperto al mondo, insieme alla prestigiosa Casa de las Americas.  
Mira Cuba
Pordenone, Spazio espositivo di via Bertossi 
Fino al 12 gennaio 2014
Ingresso: 3 euro
Info: tel 0434392916, www.artemodernapordenone.it

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