Bella, affascinante, misteriosa e vitale, proprio come la celebre piazza Jemaa El Fna, Marrakech è un po’ il cuore pulsante del Marocco. La meta ideale per una vacanza primaverile, prima dell’arrivo del caldo estivo che, specie in agosto, rende più faticosa la visita. Marrakech, con i suoi muri di mattoni rosa, le palme, i colori sgargianti delle buganvillee e il cielo blu intenso, è una città coinvolgente, da scoprire lentamente, partendo dai tre luoghi simbolo della principale meta turistica del Marocco: la Koutoubia, piazza Jemaa El Fna e la Menara. La moschea della Koutoubia, edificata intorno al 1150, è la più grande di Marrakech ed è considerata uno dei monumenti più belli del Maghreb. Il minareto, alto 77 metri e visibile fino a 25 km, è un piccolo gioiello, eletto a modello per la Giralda di Siviglia e la torre di Hassan a Rabat. Piazza Jemaa El Fna, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità, è un luogo magico dove negozi e taverne di strada offrono cibi e bevande e, di sera, si danno appuntamento indovini, incantatori di serpenti, cantastorie, suonatori, acrobati, maghi che preparano pozioni segrete, mendicanti, tatuatrici con hennè e danzatori. La pace e il silenzio regnano invece sovrani alla Menara, comodamente raggiungibile anche in calesse: un armonioso padiglione del XIX secolo affacciato su un grande bacino d’acqua dolce, circondato da un vasto uliveto.
La visita alla città non può ignorare i suq della medina, con le botteghe dove si vendono stoffe, oggetti di artigianato, borse in pelle, spezie e profumi, da acquistare sorseggiando un rinfrescante tè alla menta e contrattando sul prezzo. Tra gli altri luoghi da non perdere le Tombe Saadiane con il loro giardino arabo-andaluso; la medersa Ben Youssef, una scuola coranica ricca di marmi, stucchi e piastrelle; la fontana Chrob ou Chouf, dove una delle iscrizioni cesellate invita il passante a “bere e a vedere ciò che succede”, e l’ottocentesco palazzo M’Nebhi, sede del Museo di Marrakech che illustra otto secoli di tradizioni artistiche e artigianali del Marocco.
Il centro storico della città custodisce, nei suoi vicoli, anche i famosi riad (“giardino” in arabo), antiche dimore completamente chiuse all’esterno e articolate intorno a un patio centrale. Spesso trasformate in accoglienti hotel o ristoranti, sono uno dei simboli dell’arte di vivere marocchina.
Tra gli spazi verdi dove rilassarsi si distinguono il giardino di Majorelle, che ospita il Museo di Arte Islamica, una collezione di piante provenienti da tutto il pianeta e le ceneri di Yves Saint Laurent, e il celebre palmeto irrigato da un antico e ingegnoso sistema di canalizzazione sotterranea delle acque. Prima di lasciare Marrakech vale infine la pena fare una sosta al Caffè letterario Dar Chérifa, all’interno della più antica casa della medina, diventata un centro culturale unico nel suo genere. Qui si incrociano poeti, pittori, musicisti, calligrafi, ceramisti e altri artisti intenti a preparare una mostra o un evento culturale.
Il fascino del deserto
È difficile resistere al fascino del deserto. Per provare in tutta sicurezza le meravigliose stellate delle notti sahariane e la scomoda emozione di un viaggio in cammello conviene raggiungere la cittadina di Erfoud, punto di partenza verso le dune dell’erg Chebbi. Qui termine la strada asfaltata e si prosegue, in fuoristrada 4×4 o bus di linea, verso Merzouga, oasi dove Gabriele Salvatores ha ambientato “Marrakech Express”. Alcuni semplici hotel accolgono i turisti in camere o tende e organizzano escursioni nel deserto che comprendono safari in carovana di cammelli, notte in un campo tendato sotto le dune con cena beduina e possibilità di assistere all’affascinante alba nel deserto. I meno avventurosi possono optare per una meno impegnativa escursione in jeep. Da provare l’insolito piacere di scivolare sulle dune con lo skateboard.
Info utili per il viaggio
Marrakech e il Marocco distano solo 3 ore di aereo dall’Italia. Per entrare nel paese è necessario possedere un passaporto valido, mentre per i viaggi organizzati è sufficiente la carta d’identità. I soci Coop possono rivolgersi alle agenzie Robintur e Planetario Viaggi che propongono un Gran Tour del Marocco di 11 giorni e un Tour Sud e le Kasbah di 7 giorni, con voli di linea da Milano, Bologna e Roma, a partire da 702 € a persona. Il Tour Città Imperiali di 8 giorni, che tocca, oltre a Marrakech, Casablanca, Rabat, Meknes, Fes e Beni Mellal, utilizza voli di linea Royal Air Maroc da Milano e Bologna e costa da € 640.
Per maggiori informazioni sul paese contattare l’Ente Nazionale per il Turismo del Marocco di via Durini, 5 – Milano, tel. 02-58303633 o visitare i siti in italiano www.visitmorocco.com e www.marrakech.travel. Tra le guide turistiche si distingue il corposo Marocco della collana Guide Routard (27 €, Touring Il Viaggiatore).
Essaouira, un gioiello sul mare
Essaouira, comodamente raggiungibile con bus di linea da Marrakech, è una piacevole cittadina affacciata sulle fresche acque dell’Oceano Atlantico. Dichiarata Patrimonio Mondiale dall’Unesco è raccolta intorno ad una vivace medina, alla quale si accede attraversando la porta Bab El Marse. Qui si trovano i laboratori di intarsiatori ed ebanisti tra i più famosi del Marocco e, nella piazza Moulay El Hassan, animati caffè e ristoranti dalle belle terrazze. Dalla Sqala della Kasbash, la piattaforma d’artiglieria delle mura, si gode di uno splendido panorama sul centro storico, sull’oceano e sul porto dove, a fine mattinata, ritornano i pescherecci, con le nasse piene di pesce. Da mangiare cucinato alla griglia direttamente sul posto. Alla fine di giugno Essaouira, diventata una delle località più vivaci e trendy del Marocco, ospita un festival internazionale in cui viene valorizzata la musica gnaoua. Gli gnaoua, discendenti degli schiavi africani, praticano la trance, lo scongiuro e la guarigione suonando una musica accompagnata da canti e danze.