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Cultura e tempo libero

Langhe e Roero, tra vigneti e colline che incantano

Langhe_panorama.jpgÈ l’autunno la stagione migliore per visitare le Langhe e il Roero. Da pochi mesi nominato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, insieme al Monferrato, questo territorio incanta il turista con le sue colline, sapientemente modellate dal lavoro dell’uomo. Luoghi da visitare ma anche da adottare, per sostenere l’economia di questo spicchio di Piemonte dove i filari dei vigneti lambiscono eleganti castelli e i boschi dove si celano i tartufi sfiorano santuari e chiese di antica bellezza. È il progetto “Adotta un’eccellenza”, che invita a portare a casa un vasetto con la terra delle Langhe, una quota di prodotto adottato e a conoscere direttamente i contadini che operano nelle Langhe-Roero, cogliendo l’occasione per assistere e partecipare al loro lavoro. Il viaggio può iniziare nel comune di Diano d’Alba, paese situato sulle dolci colline langarole, a 500 metri di altezza sul livello del mare. Un vero e proprio balcone dove, nelle belle giornate, lo sguardo spazia dall’arco alpino alle colline del Moscato e del Barbaresco, fino ai vigneti del Barolo e alla valle del Tanaro. In paese si visitano il settecentesco Palazzo Comunale, in stile barocco piemontese; la chiesa parrocchiale; il Museo della Civiltà Contadina e la Cantina Comunale. Poco lontana la Cascina Flino, agriturismo circondato da circa tre ettari di vigneto dove è possibile adottare un filare di Nebbiolo da Barolo, di Dolcetto o di Barbera.

Camerana è un piccolo comune dell’Alta Langa costituito da una serie di borgate in un pianoro che si protende verso la Valle Belbo. Il capoluogo è il borgo di Villa con l’antica torre, edificata prima dell’anno Mille e la barocca Chiesa della S.S. Annunziata, con il prezioso altare di marmo policromo ed il campanile pendente. La vicina Riserva naturale alle Sorgenti del Belbo è un angolo di Langa diverso e unico, ancora incontaminato. A Camerana si trova il caseificio L’Cravè che produce una saporita toma caprina, dove adottare una delle 50 capre che Maunero conduce lungo i sentieri dell’Alta Langa. In autunno il turista può accompagnare il trifolao nella ricerca del tartufo bianco. Se invece il tartufo volete acquistarlo già raccolto, e magari degustarlo grattato su un piatto di risotto, potete andare ad Alba, la città natale di Beppe Fenoglio, dove, fino al 16 novembre, si svolge la fiera dedicata a questo prezioso tubero. Una passeggiata nelle vie del centro storico della cittadina conduce alla scoperta di numerose torri oltre a campanili, chiese, portici, edifici pubblici e privati che testimoniano l’eleganza della vecchia città. Da visitare anche il Museo Eusebio che presenta un quadro completo dell’ambiente albese, con raccolte archeologiche, storiche e naturalistiche. L’ultima tappa di questo viaggio nelle Langhe non può che essere Barolo, paese che ha dato il nome a uno tra i più pregiati vini italiani. Qui si visita il Museo del Vino, un’esposizione emozionale ospitata nelle cantine del Castello Falletti, dove soggiornò anche Silvio Pellico, proprio dove la marchesa Julia Colbert “creò” il vino Barolo per la Corte dei Savoia. Nel maniero si trova anche l’Enoteca Regionale dove degustare le eccellenze vinicole del territorio.

Cantine aperte Questa domenica c’è anche un motivo in più per andare in zona. Il 16 novembre, infatti, numerose aziende vitivinicole delle Langhe e Roero partecipano all’iniziativa “Cantine Aperte a San Martino” promossa dal Movimento Turismo del Vino. Una simpatica kermesse nata con l’intento di condividere con gli appassionati del buon bere la gioia di assaggiare eccezionalmente i vini dell’ultima vendemmia e non solo, in abbinamento a prodotti di stagione. Il programma, che coinvolge cantine in tutta Italia, prevede degustazioni, pranzi con il vignaiolo e numerose attività fino al tramonto. Maggiori informazioni sul sito www.movimentoturismovino.it o al tel. 0577.847047

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