Cultura e tempo libero

La musica del mese: Byrne, Acid jazz, Zen Circus, The Who

David Byrne e l’arte. Il cantante americano, leader dei Talking Heads, la band che con  “Remain in Light” ha cambiato il corso della popular music, raccontando, già nei primi anni ‘80, un’Africa mai così vicina, torna con un lavoro solista immaginato come una selezione di racconti in presa diretta. Non ci sono più le esplorazioni visionarie della band, ma rimane un desiderio di impossibile pacificazione, che il  musicista affida a ballate dedicate, come recita il titolo, alle utopie che possiamo raggiungere, alla quotidianità, alla possibilità di cambiare partendo dal proprio isolato. E lo fa rivestendo le sue composizioni di atmosfere soffici, oniriche, vellutate, che ancora vivono dei tratti elettronici segnati dalle teorie sulla musica per ambienti di Brian Eno.

David Byrne American Utopia
Se ti piace ascolta: Talking Heads, Brian Eno

Trent’anni di Acid jazz Una raccolta che celebra i 30 anni dell’etichetta londinese Acid Jazz, che  diffuse una concezione irriverente, ma al contempo rispettosa delle tradizioni del suono afro americano, portandolo sulle piste da ballo di tutto il mondo. Un disco con artisti che hanno fatto la storia come Art Blakey e di protagonisti di quella stagione acida come i Brand New Heavies.

M. Freeman-E. Piller Jazz on the corner
Se ti piace ascolta: Perigeo, Thelonious Monk

Zen Circus, torna il rock Rock incendiario e travolgente, come sempre con gli Zen Circus. Ma, superata la coltre delle chitarre elettriche distorte, appare la forza seducente della melodia e degli arrangiamenti orchestrali. La rabbia rimane, mista al romanticismo e fa della band toscana una delle realtà più vive del “new italian pop”.

the zen circus Il fuoco in una stanza
Se ti piace ascolta: Husker Du, Paolo Benvegnù

Who, gemme dal passato Da un passato ricco di energia e creatività arriva questa gemma rock, registrata nel leggendario locale newyorchese dalla band di Roger Daltrey nella fase più turbolenta della sua carriera. I loro brani più celebri ci sono tutti, come “My Generation”, insieme a cover come “Summertime Blues” di Eddie Cochran.

The who Live at Fillmore East 1968
Se ti piace ascolta
: The Faces, The Jam

Tag: musica, pierfrancesco pacoda, the who, zen circus, david byrne

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