In occasione del centenario della Grande Guerra stanno uscendo molti libri e anche il film di Ermanno Olmi. Tra i primi racconti quello di Aldo Cazzullo che ci parla spesso con la voce degli stessi protagonisti. Tante sono le lettere, molti i diari, diversi i rimandi a studi e analisi per costruire un drammatico racconto di quel conflitto che costò all’Europa e all’Italia milioni di vittime. Ma non tutti furono morti inevitabili. Cazzullo anche attraverso i racconti dei protagonisti ci descrive la crudele incompetenza dei generali italiani che mandarono a morire tanti e tanti giovani spesso in azioni militarmente senza senso.
Ma il libro ci parla anche delle altre vittime. Prima di tutto delle donne spesso nel Friuli o nel Trentino violentate dai soldati nemici e dei bambini nati da quelle violenze e spessissimo rifiutati dalle famiglie e dalla comunità. Ma Cazzullo ci spiega anche che quella guerra fu il primo grande movimento di emancipazione femminile, perché le donne furono costrette a fare molti lavori maschili e scoprirono di esserne in grado, anzi spesso di riuscire meglio dei loro uomini.
Aldo Cazzullo
La guerra dei nostri nonni
Mondadori Editore – 250 pagine, 17 euro