È difficile leggere un romanzo nel quale la magistratura venga fatta a pezzi più di quel che accade nell’ultimo libro dell’ex magistrato Gianrico Carofiglio. L’azione torna a svolgersi a Bari e il personaggio principale è ancora l’avvocato Guido Guerrieri. Che si trova a dover difendere un cliente inusuale, uno dei giudici più prestigiosi della città, candidato naturale alla carica di Presidente del Tribunale, e che scopre per caso che su di lui, e a sua insaputa, altri magistrati stanno indagando da tempo. Un pentito, pluriassassino e mafioso, lo accusa di avere scarcerato dietro il pagamento di decine di migliaia di euro un imputato colpevole e degno della galera. Guerrieri si muove in un mondo infido, come non dovrebbe essere quello della Giustizia. E in questo accidentato cammino trova l’aiuto insperato di un amico poliziotto e di una investigatrice privata, ex giornalista, e amazzone che si muove a bordo di una rombante motocicletta, accompagnata da una mazza da baseball che ruota con singolare perizia. Spesso sulle gambe di pericolosi aggressori. E che fa riscoprire a Guerrieri sensazioni quasi dimenticate.
Giancarlo Carofiglio
La regola dell’equilibrio
Einaudi Editore – 282 pagine, 19 euro