1. Home
  2. Cultura e tempo libero
  3. La casa, sempre lei ecco come difenderla
Cultura e tempo libero

La casa, sempre lei ecco come difenderla

sicurezza_casa.jpgAl rientro dalle vacanze  qualcuno ha trovato la sgradita sorpresa e allora, almeno per il futuro, ha pensato di dotarsi di un sistema di sicurezza della propria casa o di rinforzare l’attuale.
Scelta condivisibile (i furti sono in aumento del 28% in Italia, dati Confabitare), agevolata dal bonus del 50% previsto dal governo fino a fine anno, con prospettive di stabilizzazione nel 2014: si tratta delle detrazioni Irpef sulle ristrutturazioni edilizie e sull’acquisto (contestuale) di mobili e grandi elettrodomestici. Un robusto incentivo – con tetto massimo detraibile di 96 mila euro che scende a 10 mila per mobili ed elettrodomestici, in 10 rate annuali – che include, per la prima volta, anche gli interventi per la difesa della casa: dalle porte blindate a lucchetti e catenacci, dagli impianti di antintrusione e videosorveglianza alle comuni casseforti (vedi box).
I sistemi sono molteplici e vanno “personalizzati” in base alle caratteristiche e ai punti deboli dell’abitazione. Altro assunto fondamentale da tenere presente è che non esiste un sistema in grado di garantire l’assoluta tranquillità del proprietario (molto dipende dall’abilità e dalle strumentazioni in possesso dei ladri). È vero, tuttavia, che adottare i giusti accorgimenti può rivelarsi una mossa vincente contro i più comuni “topi di appartamento”, ed è comunque la sola che si possa fare.

Serrature e porte blindate
Su cosa conviene concentrarsi? L’Unione nazionale consumatori ricorda che la porta è il punto di accesso più caldo.  In circa l’80% dei casi il furto avviene forzando questa apertura: sarebbe più facile per i ladri introdursi nell’appartamento aggrappandosi a tubi esterni e altri appoggi, ma per ragioni d’ingombro il bottino deve uscire dalla porta.
Ipotizziano, allora, l’acquisto con sostituzione di una buona serratura, oppure l’installazione di una porta blindata. Per la serratura, quella a cilindro europeo (con chiave punzonata) offre maggiori garanzie rispetto alla doppia mappa (con chiave lunga). E questo sia in termini di resistenza alla manipolazione, sia come livello generale di sicurezza. I cilindri infatti possono essere sostituiti facilmente e la chiave non è facilmente doppiabile: in alcuni casi solo dietro esibizione di una carta di proprietà. I cilindri possono essere meccanici, magnetici o elettronici in una scala crescente di protezione, ma non di convenienza, dato il costo di una riparazione quando il badge non apre la porta elettronica e occorre chiamare il super esperto. Il tentativo di scasso avviene spesso con l’uso di attrezzi perforanti, il che spiega l’utilità di applicare esternamente alla porta un defender, ovvero una capsula protettiva più dura e resistente.
Che il concetto di sicurezza sia alquanto relativo lo si vede chiaramente nelle porte blindate. La normativa europea Uni En 1627 le ha catalogate, nel 2011, in sei classi sulla base della resistenza agli attacchi dei malintenzionati: da tre a venti minuti il tempo che ci impiegano ad aprirle. Se sono porte di classe 1, usando la pura forza fisica; di classe 2 con il giravite e altri attrezzi elementari; di classe 3 con piede di porco, martello e trapano manuale, mentre la 4 respinge almeno per un po’ il delinquente più scaltro munito di trapano a batteria, seghe e accette. Fin qui le porte (ma anche  le finestre e le inferriate) per le abitazioni a basso rischio, in genere condominiali, e con beni di poco valore (classi 1 e 2) e per le autonome o con beni di medio valore (classe 3). Per ville, appartamenti e uffici a elevato rischio e con dentro un notevole valore è più indicata la classe 4. La 5 e la 6 sono pensate, infine, per banche e negozi.

Procurato allarme
Nel bonus fiscale sono compresi anche gli impianti antintrusione e di videosorveglianza. Ne esistono con fili (via cavo), wireless (a onde radio), perimetrali (lungo le pareti esterne dell’abitazione), volumetrici (che rilevano le presenze indesiderate); alcuni installabili col fai da te, altri dai tecnici. L’impianto è collegabile alle forze dell’ordine, ma le spese in questo caso non sono detraibili.  
Ma cosa offre di nuovo il mercato per la sicurezza della casa? Tra le soluzioni più originali c’è il nebbiogeno, una nube di fumo che viene gettata in faccia ai ladri riducendone la visibilità.
La premessa di chi vende questo sistema “attivo” è che i furti oggi si consumano più rapidamente, in media in 4/6 minuti, per cui i malintenzionati riescono a scappare anche ad allarme in corso. Solo il fumo negli occhi, o il buon vecchio cane da guardia, li obbliga alla ritirata a mani vuote.

 

Detrazioni Irpef del 50% e 65%
In quali casi è disponibile il bonus
L’Agenzia delle entrate ha precisato i principali interventi su cui è disponibile l’incentivo per le ristrutturazioni edilizie, previsto dal decreto n. 63 del 4 giugno 2013 poi convertito in legge, che ha ampliato il raggio d’azione e innalzato il bonus dal 36% al 50%. L’agenzia elenca il rafforzamento, sostituzione o installazione  di cancellate o recinzioni murarie; grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; saracinesche; tapparelle metalliche con bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; fotocamere o cineprese collegate a centri di vigilanza; apparecchi antifurto e relative centraline. Per ottenere il bonus è necessario un bonifico “parlante” che documenti la spesa.
La stessa legge favorisce, inoltre, gli interventi di riqualificazione energetica e di adeguamento antisismico, anche preventivo, nelle aree a maggior rischio tellurico (zone 1 e 2), elevando dal 55 al 65% l’ecobonus (restituzione sempre in 10 dieci rate) e allineando la scadenza al 31 dicembre. Dal 2014 stop alle semplici proroghe: la legge di stabilità, a ottobre, determinerà una volta per tutte “le misure e gli incentivi selettivi a carattere strutturale”.

Le mani sul portafogli
Serrature
– a doppia mandata: fra i 150 e i 300 euro
– a cilindro europeo: fra i 200 e i 300 euro se meccanico, dai 500 euro se magnetico o elettronico
– defender: tra i 50 e gli 80 euro
Porte blindate
– di classe Uni 3, intorno ai 1.000 euro esclusi montaggio e Iva
– di classe Uni 4, sui 1.300 euro sempre montaggio e Iva esclusi
Sistema nebbiogeno
– attorno ai 1.000 euro in rapporto agli spazi da coprire col fumo
– ogni ricarica costa circa 80 euro

I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato

Condividi su

Lascia un commento

Dicci la tua! Scrivi nello spazio qui sotto cosa pensi dell’articolo, la tua opinione è importante per noi.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Iscriviti alla
newsletter

di Consumatori

Ricevi ogni mese via mail la rivista digitale e le notizie più interessanti