Quindici date tra il 6 luglio (a Lignano Sabbiadoro) e il 24 agosto (a Plan de Corones), girovagando per tante altre mete lungo la penisola: è il Jova Beach party, il grande progetto estivo con cui Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti proporrà la sua musica e molto altro. Un villaggio globale, di cui anche Coop sarà protagonista con un suo stand, che parlerà di ambiente, di sostenibilità e tanto altro. Ecco cosa lo stesso Jovanotti, ci ha raccontato.
Partiamo dall’idea: da dove viene l’ispirazione per un evento come questo? o dell’arte in questo campo? È una visione che ho maturato lungo gli oltre 35 anni di musica e di performance live, partendo dalla consolle per arrivare fino all’ultimo tour. Già durante gli ultimi show si rafforzava in me il bisogno di tenere insieme diversi linguaggi in un format unico che risultasse fluido. Allo stesso tempo sentivo che poteva esserci qualcosa in più, di diverso e di più eccitante ancora.
Da qui la scelta di mettere l’ambiente al centro. Nei contenuti, ma anche nell’organizzazione? Nella prima riunione che ho fatto, quando ho proposto al mio staff quello che sarebbe diventato il “Jova Beach party”, ho detto subito che il presupposto era trovare un partner che ci supportasse nel rispetto all’ambiente. E sono molto contento di aver trovato nel Wwf il nostro partner. Per me l’attenzione all’ambiente è un tema fondamentale e il tour rappresenta la sfida per coinvolgere più persone possibile in una nuova idea di mondo, di stile di vita, perfino di economia.
E Jovanotti come si rapporta alla tematica ambientale nel quotidiano? Non sono un integralista, mi piacciono le moto e la tecnologia, ma mi piace soprattutto l’idea che lo sviluppo e il progresso non debbano e non possano fare a meno di andare verso la sostenibilità. Ci vorrà tempo, ma è un processo irreversibile.
Dal “Jova Beach party” cosa dobbiamo aspettarci? Saremo una città che viaggia, tutto quello che stiamo mettendo in piedi verrà fatto per l’esistenza effimera di un piacere immenso, che è quello di stare insieme una giornata. Racconteremo un aspetto bello di noi e dell’Italia, che non è, come spesso si pensa, solo un paese bloccato e incapace di pensarsi vivo e in grado di rinascere, ma è anche e spesso l’esatto contrario.
Perché la spiaggia? È l’evoluzione dello stadio pieno di Ciao Mamma? Perché in spiaggia si possono fare tante cose: ci si può far seppellire sotto la sabbia, si può flirtare, si può scrivere frasi che il mare cancella e fare sculture di sabbia, fare il bagno – e le faremo tutte – ma soprattutto si può ballare. Ed è quello che faremo, con un obiettivo: lasciare la spiaggia meglio di come l’abbiamo trovata.
Ballare ma anche pensare, no? Una canzone non può essere “complicata” ma può affrontare un tema “complesso” con semplicità e quando ci si riesce è il massimo. Al pubblico arriva lo spirito e lo spirito è importante su tante tematiche oggi attualissime.
Passato, presente, futuro di Lorenzo Jova Cherubini, cosa è cambiato? Tutto, è cambiato tutto, proprio tutto, non c’è nessun aspetto che non sia cambiato, tranne la mia passione, che è la stessa, anzi è cresciuta ed è oggi più forte che mai.