Palestina, sulla tracce di Gesù
Da Betlemme a Gerusalemme, da Nablus a Gerico, alla scoperta di una terra ricca di storia e cultura
Terra Santa vuole dire soprattutto Palestina. Infatti alcuni dei principali luoghi sacri legati alla vita di Gesù Cristo si trovano nel territorio che, secondo gli accordi internazionali, sono parte dello stato di Palestina. A Betlemme, ad esempio, si incontra la Basilica della Natività, costruita proprio là dove, secondo la tradizione, nacque Gesù. Un luogo particolarmente suggestivo, composto da due chiese distinte (una ortodossa e l’altra cattolica) e dalla Grotta della Natività, dove è piacevole raccogliersi in silenzio.
Fuori scorre la vivace vita del villaggio palestinese – qui in gran parte di religione cristiana – tagliato in due dall’orrendo muro in cemento, alto ben 8 metri, costruito dalle autorità israeliane per separare le zone abitate dai suoi cittadini dal resto della città. Un muro la cui bruttezza è solo in parte mitigata da centinaia di murales e graffiti che, in tutte le lingue e i colori del mondo, protestano contro la sua costruzione. Pochi chilometri (e alcuni check point) separano Betlemme da Gerusalemme Est. Una città magica, da visitare affidandosi alle proprie gambe. Varcando la Porta di Damasco, l’asettico bianco dei casermoni della Gerusalemme moderna lascia il posto a profumi, odori, colori e suoni di un luogo che – nonostante le difficoltà e la presenza diffusa di militari israeliani – si mantiene vivo e genuino. La città sacra per eccellenza, con l’affascinante Santo Sepolcro – non sempre pacificamente condiviso da cattolici, greco-ortodossi e copti; la via Dolorosa con le tappe della via Crucis; il Muro del Pianto e la rilassante Spianata del Tempio (conosciuta anche come Spianata delle Moschee), con la spettacolare cupola dorata.
Ma anche la città palestinese, con i vivaci mercati, il profumo delle spezie, i venditori ambulanti, il forte caffè aromatizzato e la suggestiva passeggiata sui tetti, regno di gatti avvolta dall’odore delle carni alla brace cotte nei vicoli sottostanti. Anche di notte Gerusalemme est è una città sicura, con i vicoli silenziosi e deserti, caldamente illuminati di giallo che svelano il volto di pietra del centro antico.
Nablus è la città dove vivono gli ultimi Samaritani. Gironzolando per i vicoli del bel centro storico, che sta lentamente riprendendosi dall’abbandono e dalle distruzioni, si incontra ancora qualche fabbrica di sapone all’olio di oliva, uno dei più pregiati di tutto il Medio Oriente.
Nel suq si visitano, alle spalle di un colorato e profumato negozietto di spezie, un minuscolo museo della città e un antico hammam. I semplici ristorantini hanno mantenuto vive le saporite ricette della cucina locale e stanno contribuendo alla nascita di un convivio Slow Food (http://baitalkarama.wordpress.com). Andando a sud, verso la valle del Giordano si incontra Gerico, vecchia di ben 11.000 anni e ritenuta la città più antica del mondo. Un’oasi verde a circa 260 metri sotto il livello del mare, a soli 4 chilometri da dove venne battezzato Gesù. Qui, un’ardita teleferica conduce al brullo Monte della Tentazione, con il suggestivo monastero greco-ortodosso dal quale si godono splendidi panorami sul deserto, fino a scorgere il Mar Morto.
Giuseppe Ortolano