Cultura e tempo libero

Il bello della montagna? Cibo e natura oltre allo sci

bambini_neve.jpgPoche le novità per la nuova stagione invernale. Sarà colpa della crisi ma, secondo una ricerca condotta da Skipass Panorama Turismo e realizzata da JFC, solo il 14% delle destinazioni montane italiane propone almeno una novità significativa. Ma in fondo sta cambiando anche il tipo di turismo. Continua infatti a crescere il numero di vacanzieri invernali che desidera vivere la neve senza essere necessariamente obbligato a sciare. Turisti per i quali un soggiorno nella “montagna bianca” è fatto di passeggiate, piaceri enogastronomici, benessere, shopping, relazioni sociali, visita ai rifugi, iniziative culturali e altre attività da praticare senza mettere gli sci ai piedi. 

Una modalità che risponde anche alla necessità di risparmiare, riducendo ad esempio le spese legate allo skipass e dedicandosi alle discipline più economiche, che garantiscono la pratica sportiva gratuita a diretto contatto con la natura, come ciaspole, nordic walking o sci di fondo. A queste esigenze sembrano rispondere meglio le piccole stazioni sciistiche che possono assicurare la mancanza di affollamento anche in alta stagione, il buon rapporto prezzo/qualità, attenzione per i bambini e per le esigenze delle famiglie e la garanzia di relazioni umane autentiche, anche con gli operatori turistici.

Comprensori sciistici come San Martino, Corno del Renon e Passo Oclini, vicino a Bolzano, dove si può sciare, pattinare, ma anche andare a cavallo immersi in paesaggi invernali, camminare lungo romantici sentieri o cimentarsi in una slittata al chiaro di luna, a tariffe competitive, pensate anche per le famiglie più numerose. O come la vicina Val d’Ega, dove la stagione sulla neve significa anche slittino, sci di fondo, ciaspole e sentieri percorribili durante tutto l’inverno tra Obereggen e Carezza.

Il poco noto comprensorio di Porta Vescovo rappresenta l’altro lato delle Dolomiti che si sviluppa in Veneto, tra i 1.602 metri di Arabba e i 2.538 metri di Forcella Europa. Oltre a 11 piste per sciatori e snowboarder, allo skitour che ripercorre il fronte dolomitico della Grande Guerra, vanta tre rifugi gourmet e tanta tranquillità.

Le stazioni più note, come la Via Lattea in Piemonte, Bormio in Lombardia (che fino al 24 dicembre regala lo skipass agli ospiti degli alberghi), Madonna di Campiglio in Trentino o la Val Badia in Alto Adige, attirano invece chi cerca nuove emozioni sportive, impianti di risalita ultra-tecnologici e d’avanguardia, piste sempre al top e rifugi alla moda, come il Lagazuoi di Cortina d’Ampezzo che ha appena inaugurato la sauna più alta delle Dolomiti. C’è poi chi non ama viaggiare in auto o vuole evitare stancanti code sulle autostrade o pericolose strade ghiacciate, che sta scoprendo il piacere di raggiungere le località sciistiche in treno. Per ora le mete possibili sono proprio pochine: Pila in Valle d’Aosta, la Val di Sole in Trentino, Plan de Corones e, dal 14 dicembre, Versciaco-Helm in Alto Adige. Anche se alcuni comprensori si sono attrezzati con bus navetta da stazioni ferroviarie o aeroporti vicini.

dicembre 2014

 

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