Anche a Genova il decennio del boom economico innescò una grande trasformazione sociale e culturale, che coinvolse professionisti e artisti sia dell’area ligure che arrivati da fuori nel plasmare la città che è la matrice della Genova contemporanea. Lo racconta “Genova Sessanta. Arti visive, architettura e società”.
Un vero e proprio viaggio a ritroso nella storia scandito dagli scatti di alcuni grandi fotografi genovesi attivi in quegli anni ‒ soprattutto Lisetta Carmi e Giorgio Bergami ‒ che hanno immortalato Genova attraverso filoni narrativi identitari, come il porto e l’angiporto e la grande industria, collegati all’evoluzione del costume.
Tra le opere esposte, oltre alle fotografie, anche disegni di architettura e design, grafiche pubblicitarie, oggetti industriali e d’arredamento, dipinti e sculture. Si tratta di opere contraddistinte da nuove tecniche oppure frutto di sperimentazioni e contaminazioni, scelte privilegiando le più innovative e paradigmatiche dell’epoca. Elementi che permetteranno di riscoprire la città com’era allora: dalle nuove arterie di comunicazione ai nuovi quartieri, fino ai volti di una società che stava cambiando e correva con fiducia verso il futuro, come del resto tutto il Paese.
Genova Sessanta. Arti visive, architettura, società
Genova, Palazzo Ducale
Fino al 31 luglio 2022
Ingresso 8 euro
palazzorealegenova.beniculturali.it