Dall'Europa ecco gli ecoquartieri del futuro
FRIBURGO – Tra gli esperimenti più longevi di quartieri ecosostenibili del mondo troviamo Vauban a Friburgo, nel sud della Germania. Qui gli edifici sono collegati a una rete locale di teleriscaldamento alimentata a biomasse e gas naturale. L’energia elettrica prodotta in cogenerazione e da fotovoltaico copre circa il 65% del fabbisogno complessivo dell’intero quartiere. I limitati posti auto sono esterni al quartiere. È la prova di un’esperienza di successo visto che da sempre la domanda di abitazioni è molto al di sopra dell’offerta.
STOCCOLMA – L’eco-quartiere di Stoccolma si chiama Hammarby Sjöstad e sorge su un’area industriale decontaminata di 1.800.000 metri quadrati. Qui il 75% degli abitanti non usa l’auto e negli edifici progettati con ottimi standard energetici, si utilizza l’energia solare, si depurano le acque e si consente lo smaltimento dei rifiuti attraverso un sistema di aspirazione sotterranea. Questo quartiere composto da circa 10.000 abitazioni si è dotato anche di un centro di logistica che gestisce la consegna locale delle merci e che ha ridotto da 6 a 1 il numero di furgoni in circolazione.
VIENNA – Nome programmatico quello dell’ecoquartiere di Vienna: Bike City. Realizzato tra il 2006 e il 2008 questo quartiere è stato concepito con un’attenzione particolare per i ciclisti. Standard di vita elevati e prezzi delle abitazioni relativamente bassi hanno fatto sì che a fronte di 99 appartamenti disponibili arrivassero circa 5000 richieste. Un successo che ha spinto la città di Vienna a progettare una Bike City 2 con circa 250 appartamenti realizzati vicino al Danubio.