Sette grandi aree tematiche dedicate al cibo, aree giochi per tutta la famiglia, ristoranti, scenografie ciclopiche. Il nuovo Fico – il grande parco tematico dedicato al cibo di Bologna – verrà inaugurato a breve e l’evento è già numerologico: perchè le 7 aree tematiche saranno aperte al pubblico dal 7/7, dopo le 7 di sera. Ma dopo questo grande evento inaugurale, il parco aprirà continuativamente dal 22 luglio in poi.
«Del “primo” Fico resta la grande intuizione imprenditoriale di concentrare in un unico luogo la filiera dell’eccellenza agroalimentare italiana – spiega Stefano Cigarini, amministratore delegato (nella foto a destra) – ma sarà più divertente e godibile. Diventerà la Disneyland del cibo, un parco tematico che stimolerà tutti i cinque sensi. A Fico mangio, a Fico annuso, a Fico tocco, a Fico guardo, a Fico ascolto. Le scenografie, gli ambienti, la musica, tutto contribuirà a costruire dei mondi. Ma se nei parchi tematici dedicati al fantasy si può trovare per esempio l’area di Harry Potter, da noi ci sarà l’area del culatello».
Un nuovo format che, negli obiettivi del progetto, contribuirà ad affermare l’immagine dell’Italia nel mondo, come meta enogastronomica internazionale. Così si potrà attraversare come topolini una forma di formaggio alta 6 metri o una parete di tagliatelle, cavalcare un cannolo invece che il classico cavallino da giostra, navigare per i mari italiani scoprendo le specie ittiche di ogni zona, passeggiare sotto una vigna. E osservare da vicino gli animali di Fico, tornati davvero protagonisti. «Saranno loro – continua Cigarini – a dare il benvenuto ai visitatori. Prima gli animali stavano nascosti, all’esterno, a distanza dall’ingresso. Ora si potrà osservarli più da vicino e dar loro da mangiare, nell’ambito della loro dieta quotidiana, ovviamente. In linea con il concetto di esperienza diretta che è la cifra del parco».
Sette aree per grandi sorprese Cominciamo dagli animali, dunque e dall’area tematica dedicata a salumi e formaggi: sarà come entrare nella bottega di un salumiere d’altri tempi, ma grande 20mila metri quadri, con maxi salumi di tutti i tipi che penderanno dal soffitto. Intorno, tutti i ristoranti dedicati alla carne, ai salumi e i Consorzi del settore. «Tra ogni area c’è un divisorio – spiega Cigarini – che è sostanzialmente una grande scultura iconica che fa da esperienza sensoriale». Qui ci si dovrà intrufolare dentro a una enorme forma di formaggio di oltre 50 metri di altezza dove si incontreranno esperienze sensoriali dedicate a questo straordinario prodotto della cultura gastronomica. Poi l’area della pasta, dove un gigantesco mattarello sostiene una cascata di tagliatelle. Qui, dall’alto, calano tutti i formati di pasta e intorno i ristoranti che propongono specialità a base di pasta e riso, la pizzeria, il forno.
La terza area è l’area del gioco, con un enorme albero della cuccagna. Un grande simbolo delle sagre popolari, da cui pendono enormi frutti. «Ma si potranno divertire anche i grandi: dipinti per terra – spiega Cigarini – ci sono tutti i giochi di una volta che si facevano nei cortili e per le strade… E poi un’area spiaggia, con un chioschetto per gli aperitivi, un campo da beach volley e all’esterno un minigolf e un campo da basket. Ma è l’arena centrale ad essere particolarmente affascinante: lo spazio sarà circondato da portici, perché siamo pur sempre a Bologna».
Poi c’è l’area del vino, con la grande scenografia con una bottiglia di vino che finisce in un mega bicchiere… Vino vero? No, ovviamente. Ma per placare la sete suscitata da questa illusione, tutt’intorno c’è il mercato del vino, ristoranti e spazi per degustazioni con vini da tutta Italia. Ed ecco l’area dell’olio. «Qui – racconta Cigarini – abbiamo voluto omaggiare ancora la città di Bologna: si presenteranno ai visitatori due enormi bottiglie, una di olio alta sei metri e una di aceto leggermente più piccola, inclinate come se fossero le Due Torri di Bologna».
In giostra, cavalcando ciambelle A seguire c’è l’area dei dolci, con la pasticceria, il cioccolato e con una giostra a cavalli, che però sono sostituiti da dolci: cannoli, ciambelle e bignè. Nell’area sarà presente anche un corner ben fornito di librerie.coop e alla fine, già sperimentato con successo nella scorsa “edizione” di Fico, il parco giochi Luna Farm a cui si potrà accedere con lo stesso biglietto di ingresso a Fico, al prezzo di 10 euro, che include tutto quello che c’è dentro al parco tematico più il parcheggio. Previsti pure abbonamenti e biglietti che consentono di degustare vini ed altre eccellenze gastronomiche.
Novità anche per le 13 fabbriche, da quelle del formaggio al laboratorio dei sughi, al forno. «Nella prima “edizione” di Fico – spiega Cigarini – le fabbriche lavoravano coi loro tempi e durante la giornata erano spesso vuote. Ma ora, grazie a una società siciliana che elabora contenuti per videogame, abbiamo realizzato degli show multimediali che vengono proiettati all’interno delle fabbriche al passaggio dei visitatori e che mostrano le varie attività di lavorazione dei prodotti. In certi orari si potrà anche entrare nella fabbriche e vedere il funzionamento reale dei macchinari».
Nel parco non mancheranno le esperienze e le iniziative didattiche e culturali, grazie all’attività della Fondazione Fico: nata per promuovere l’educazione alimentare ed i saperi del cibo, il consumo consapevole, la produzione sostenibile, mettendo in rete le più importanti realtà della cultura agroalimentare e della sostenibilità in Italia, continuerà ad essere l’anima scientifica della struttura.
Dal punto di vista della sicurezza Covid, il Parco adotterà tutti i protocolli standard: controllo della temperatura all’ingresso, postazioni di igienizzazione nei bagni, contingentamento dei numeri totali (prevista una persona ogni 50 metri quadrati). «Ma Fico è grande – conclude l’amministratore delegato – ben aerato e soprattutto è aperto per molte ore dal giovedì alla domenica. Quindi è sicuro». Tutte le informazioni su biglietti e orari sono disponibili sul sito fico.it