Le vacanze “verdi”, attente alla sostenibilità ambientale, piacciono sempre di più agli italiani: quest’estate si è registrato un vero e proprio boom del cicloturismo, esperienza con la quale i viaggiatori uniscono il movimento fisico alla scoperta di nuove località. Tra il 2012 e il 2013, secondo uno studio condotto da un tour operator italiano specializzato nell’organizzazione di vacanze in bicicletta, e basato sui dati forniti da Enit, Eurisko, Istat e dai Centri di Informazione e Accoglienza Turistica in Italia, nel nostro Paese questa forma di turismo è stata scelta da quasi un terzo (31%) di coloro che hanno optato per vacanze natura, contro il 23% dell’anno precedente.
Diversi i fattori che spingono i turisti italiani a scegliere il cicloturismo: il desiderio di svolgere attività fisica a contatto diretto con la natura (48%), la necessità di allontanarsi da luoghi affollati e chiassosi (23%), la voglia di apprezzare l’enogastronomia facendo un viaggio itinerante (15%) e il desiderio di riscoperta delle tradizioni (11%). Nel corso del 2013, il 21% dei turisti italiani che hanno optato per una vacanza nella natura in Italia ha scelto di dedicarsi (più o meno intensamente) ad attività come trekking e biking. In cima alle attività sportive più praticate c’è proprio il cicloturismo (31%), seguito da escursionismo (21%), trekking (15%), e dall’animal watching (13%). A seguire le preferenze sono per sci di fondo, equitazione e arrampicata.
Italiani o stranieri, coloro che decidono di trascorrere in Italia vacanze in bicicletta optano soprattutto per le regioni del Nord (specie per la quantità e la qualità delle piste ciclabili, ma anche dei servizi) e non solo nei mesi estivi ma anche nei periodi di primavera e autunno. Di questi turisti il 61% è straniero e il 39% italiano. Tra gli stranieri si registrano per lo più tedeschi, austriaci, francesi, britannici, svizzeri, americani e australiani. Complessivamente si tratta di coppie o gruppi di amici che soggiornano per lo più in albergo (20,5%), agriturismo (19,5%) e b&b (18,5%), mentre una parte sceglie l’appartamento (14%), il campeggio (8,5%) o il camper (11%). L’esigenza principale evidenziata è quella di strutture ricettive su misura, quindi che dispongano di locali chiusi e sicuri per la custodia delle bici, di aree attrezzate per le riparazioni, di punti informativi con materiali utili, ma anche che siano supportati da operatori abilitati e specializzati per l’elaborazione delle tracce e dei percorsi.
25 settembre 2013 – fonte: ansa